CAM: I SINDACI OPTANO PER RIMANERE CON IL SISTEMA DUALISTICO

 

Giovanni D’Amico, Angelo Di Paolo e Armando Floris,in pool per sostituire Andrea Ziruolo  – Presidente del Consiglio di Gestione-

AZEZZANO. I Sindaci Soci del CAM S.p.A. (Consorzio Acquedottistico Marsicano), hanno deciso di rimanere con il sistema di governance dualistico, bocciando l’idea di tornare alla vecchia gestione con un Presidente ed un CDA. La votazione ha visto tutti d’accordo, infatti i sindaci si sono espressi all’unanimità.

Certo cambiamenti in vista ci sono, l’attuale Presidente del Consiglio di Sorveglianza  Gianni Di Pangrazio ha fatto sapere di non essere intenzionato a rimanere nella sua carica, peraltro in scadenza, ma le novità maggiori si potrebbero registrare sul Consiglio di Gestione.

Ormai chiara la volontà da parte dei Sindaci Soci  di non prorogare  l’incarico al Prof. Andrea Ziruolo  – Presidente del Consiglio di Gestione- si è scatenato il toto nomine per la sua successione.  Al momento sembrano essere tre i papabili: Giovanni D’Amico, Angelo Di Paolo e Armando Floris, tutti e tre politici navigati, ora bisognerà capire chi tra di loro la spunterà e soprattutto se saranno graditi a tutti.

Portare avanti  il Consorzio Acqudottistico Marsicano non sarà certo un compito facile, considerando che ad oggi, i debiti in bilancio ammontano a 80 milioni di Euro, certo l’Ente ha anche dei crediti da esigere, ma comunque il buco nel Documento Economico è considerevole e va in qualche  modo sistemato.

“ Bisognerebbe  trovare assolutamente una soluzione alla problematica dei debiti del Consorzio”, ha spiegato il Sindaco di Aielli Di Natale, “ come farlo? Puntando per esempio sul recupero dei sommersi (evasori totali che non pagano il servizio), e puntare su fonti di energia rinnovabili per ammortizzare i costi energetici che rappresentano il problema maggiore per il CAM”.

“Per quel che riguarda le nomine che si dovranno fare”, prosegue Di Natale, “ no ai tre ipotizzati. Visto lo stato finanziario in cui versa l’ente è il caso di puntare su gestioni a guida tecnica e non utilizzare il Cam come parcheggio di quei politici rimasti fuori gioco dopo le ultime tornate elettorali.”

 

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