Celano. Il museo più visitato d’Abruzzo escluso dal progetto della Pista Ciclabile

Come si fa a tenere fuori da un progetto che prevede la realizzazione di un percorso culturale-ambientale  il museo più visitato d’Abruzzo, quale appunto quello di Celano? La domanda sorge spontanea, come diceva Lubrano, se la pone il Sindaco di Celano, Ing. Settimio Santilli, dopo aver appreso con enorme soddisfazione i risultati dell’indagine condotta dal Ministero dei Beni culturali. I dati parlano chiaro, dice il Sindaco, il Museo di arte sacra di Celano è collocato al primo posto tra quelli più visitati della Regione con circa 26 mila visitatori, con introiti pari a quasi 30 mila euro, realizzando un incremento del 18% rispetto agli anni precedenti. Ebbene, tutto questo non è bastato a far inserire la nostra Città nel progetto di pista ciclabile che, interessa la zona della Marsica Ovest e lascia del tutto esclusa la zona Est e presentato in pompa magna dal Consigliere Regionale Lorenzo Berardinetti e dal Sindaco di Tagliacozzo Maurizio Di Marco Testa. A loro mi verrebbe da chiedere quali sono stati gli elementi che hanno portato a questa scelta che di fatto esclude totalmente dal progetto del percorso ciclopedonale una vasta porzione del territorio marsicano. Mi risulta altresì strano che Berardinetti e Di Marco Testa nella stesura del piano per la pista ciclabile della Marsica, che sviluppa un percorso di circa 140 chilometri e che prevede tappe in tutti i musei marsicani, sia siano lasciati sfuggire proprio il museo più visitato d’Abruzzo. Una scelta a mio avviso, prosegue il sindaco Santilli, politicamente poco lungimirante e irrispettosa nei confronti di migliaia di cittadini non solo del territorio, ma dell’intera Regione che del nostro Castello e Museo ne può fare un vanto nazionale. Una realtà importante che stranamente non è stata presa in considerazione neanche dalla nostra provincia, un fatto che ritengo molto grave, soprattutto se la inseriamo in un momento, quale quello attuale, di particolare ristrettezze economiche e finanziarie per gli enti locali. E’ necessario quindi, cogliere fino in fondo tutte le opportunità che le politiche regionali e nazionali offrono. Le programmazioni e le conseguenti progettazioni devono far parte non solo di una visione più globale della realtà, ma ugualmente delle varie e diversificate esigenze dei singoli territori. Da un verso accolgo con soddisfazione tutte le iniziative tendenti alla crescita delle  comunità da noi amministrate,  dall’altro non posso sottacere il fatto,  piuttosto evidente, che le specificità rappresentano un valore aggiunto che non possono essere trascurate. Mi auguro a questo punto che, come dichiarato dal Presidente della Regione Luciano D’Alfonso in occasione della presentazione del MasterPlan, i ribassi d’asta dei progetti dello stesso, non vengano messi a disposizione della direzione lavori, ma servano a finanziare nuovi progetti comunali come la possibile estensione della pista ciclabile a Celano, o un progetto di bike sharing.

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