Celano, nasce un piano per far fronte alle calamità naturali

16 aree di attesa ed 8 di accoglienza, più 1 area di ammassamento. In questo consiste il piano del Comune di Celano per far fronte alle calamità naturali.

Così in merito il sindaco Santilli: <<È un piano organizzato per livelli di competenza, composto da componenti politico istituzionali, come Stato, Regioni, Province e Comuni, che si avvale del contributo tecnico scientifico delle forze dell’ordine e di volontariato. Un piano – spiega il primo cittadino – che serve a tutelare l’integrità della vita, dei beni, degli insediamenti e dell’ambiente, attraverso quattro attività che sono: la previsione, la prevenzione, il soccorso e il ripristino delle condizioni di normalità, contrastando eventi naturali o di origine antropica che vanno fronteggiati da tutte le componenti>>.

Serve a tutelare l’integrità della vita, dei beni, degli insediamenti e dell’ambiente, attraverso 4 attività che sono: la previsione, la prevenzione, il soccorso e il ripristino delle condizioni di normalità, contrastando eventi naturali o di origine antropica che vanno fronteggiati da tutte le componenti.

Il Piano Comunale di Protezione Civile va quindi, a definire le operazioni da attuare per prevenirle e quelle per minimizzare le conseguenze a persone, servizi, beni materiali in virtù di uno studio dei rischi presenti sul territorio e l’assetto sociale della popolazione, con l’obiettivo imprescindibile di garantire con ogni mezzo il mantenimento del livello di vita” civile” messo in crisi da una situazione che comporta gravi disagi fisici e psicologici.

Sono stati analizzati per prima cosa, i rischi per il nostro territorio, a seconda della sua morfologia naturale, urbanistica e sociale e da qui sono state individuate le azioni da mettere in campo.

Per rischio infatti, non bisogna intendere solo quello sismico, ma anche quello idrogeologico, incendio boschivo, valanghe e frane. Il territorio di Celano infatti, è caratterizzato dai seguenti rischi:

Rischio Idraulico e Idrogeologico individuato nelle seguenti zone:

Borgo Ottomila, Coste Aia e Madonnina, Rio Pago, Rio Foci, Campitelli Alto, Costa Porciano, Via Aquila – S.S. n.696

Rischio Frane individuato nelle seguenti zone:

Coste Aia e Coste Madonnina, Fonte Grande, Campitelli Alto, Costa Porciano, Via Aquila – S.S. n.696

Rischio valanghe individuato nelle seguenti zone:

Coste Aia e Coste Madonnina,Via Aquila – S.S. n.696

Rischio Incendi individuato nelle seguenti zone:

Coste, Coste Madonnina, Fonte Grande, Pineta Campitelli, Costa, Zona Cimitero.

In tutte queste aree soggette a rischio sono state censite prima di tutto le persone fragili che necessitano un inserimento specifico nel Piano in quanto devono essere raggiunte nella prima emergenza al fine di garantire l’assistenza e le necessarie misure di soccorso.

Dalla analisi dei rischi quindi, si è strutturato il Piano d’Emergenza Comunale (P.E.C.) con l’individuazione del:

Centro Operativo Comunale (C.O.C.), da attivare in caso di emergenza, individuato nel Palazzetto dello Sport dove confluiscono tutte le funzioni delegate all’organizzazione alla pianificazione e alla gestione delle fasi dell’emergenza. All’interno del C.O.C. operano poi, le varie funzioni: tecniche e di pianificazione, sanità-assistenza sociale e veterinaria, volontariato, materiali e mezzi, censimento danni a persone e cose, viabilità e telecomunicazioni.

La funzione che più interessa alla popolazione è quella, delle strutture di assistenza, per fronteggiare le esigenze in casi di stati di emergenza, questa ha il compito di agevolare al meglio la popolazione nell’acquisizione di livelli di certezza relativi alla propria collocazione alternativa, alle esigenze sanitarie di base, al sostegno psicologico, alla continuità didattica ecc..

Le aree per la popolazione si dividono quindi in:

AREE DI ATTESA

Sono luoghi di prima accoglienza per la popolazione. In tali aree la popolazione riceve le prime informazioni sull’evento e i primi generi di conforto. Sono utilizzate per un periodo di tempo compreso tra poche ore e qualche giorno, rappresentano quindi le aree dove la gente, a seconda di dove si trova, deve recarsi nelle fasi immediatamente successive all’evento calamitoso e sono:

  1. Piazza IV Novembre;
  2. Piazza Aia
  3. Piazza Borgo strada 14
  4. Piazzale antistante l’ex Zuccherificio
  5. Distretto Sanitario
  6. Piazzale antistante Palazzetto
  7. Lavatoio Campitelli
  8. Largo località Pantane
  9. Piazza Santa Maria Valleverde
  10. Area verde zona Crocifisso
  11. Piazzale Rione Vaschette
  12. Piazzale antistante scuola ex Campo Bonaldi (attualmente cantiere)
  13. Largo Borgo Bussi
  14. Area Verde Località Starzette
  15. Parcheggio adiacente Caserma dei Carabinieri
  16. Piazza Borgo Ottomila

AREE DI ACCOGLIENZA

Le aree di accoglienza sono luoghi, individuati in aree sicure rispetto alle diverse tipologie di rischio e poste nelle vicinanze di risorse idriche, elettriche e fognarie, in cui vengono installati i primi insediamenti abitativi per alloggiare la popolazione colpita. Rientrano nella definizione di aree di accoglienza o di ricovero anche le strutture ricettive (hotel e residence locali) e sono:

  1. Stadio Fabio Piccone
  2. Bocciofilo (Palazzetto)
  3. Tensostruttura Campo da tennis (Palazzetto)
  4. Campo sportivo Borgo strada 14
  5. Area verde e parcheggio impianti sportivi
  6. Campo sportivo in erba Riccardo Paris e campo sportivo adiacente in pozzolana
  7. Area parcheggio Centro Commerciale “Le Ginestre”
  8. Palestra scuola ex campo Bonaldi (attualmente cantiere)

 

AREE DI AMMASSAMENTO

Sono luoghi dove dovranno trovare sistemazione idonea i soccorritori e le risorse necessarie a garantire un razionale intervento nelle zone di emergenza. Il periodo di permanenza in emergenza di tali aree è compreso tra poche settimane e qualche mese ed è il

  1. Piazzale antistante l’ex Zuccherificio

Celano così si dota di uno strumento fondamentale in caso di qualsiasi emergenza. Il Piano presentato dovrà essere in continuo aggiornamento, tenendo conto dell’evoluzione dell’assetto territoriale, delle responsabilità e delle variazioni negli scenari attesi.

Nel corso della presentazione il Sindaco ha dichiarato, che il Piano è stato già illustrato in settimana ai dipendenti pubblici nel corso di una riunione e dovrà essere divulgato alla popolazione in ogni forma possibile, affinché questa venga informata, perché tutti dobbiamo sentirci attori protagonisti in caso di emergenza. L’ulteriore sfida che aspetta il Sindaco, sarà ora quella di aumentare numericamente e sostenere il gruppo ormai esiguo e proprio per questo ancor più lodevole, di volontari della Protezione Civile locale, al quale tutti i cittadini si devono sentire in dovere di entrare a farne parte.

 

Redazione

 

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