Cinghiali: abbatterli non è la soluzione

L’Enpa, Ente nazionale protezione animali, ha messo in rete una serie di misure da adottare nel rispetto dell’art.19 della legge 157/92 che stabilisce, prima di procedere ad inutili abbattimenti, l’intervento dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) per porre in essere metodi ecologici per la prevenzione e il controllo della specie, verificandone successivamente l’impatto sul territorio.

Il controllo con la caccia al cinghiale non ha dato i risultati sperati, le associazioni agricole cominciano a ricredersi sull’efficacia degli abbattimenti selettivi ammessi anche nelle province abruzzesi, misura che si sta rivelando controproducente.

Nonostante tutto resta difficile far cambiare strategia e sostituire agli abbattimenti altri strumenti che coinvolgano istituzioni, associazioni, agricoltori, allevatori e intere comunità: “E’ noto che l’aver affidato agli abbattimenti e al mondo venatorio la gestione faunistica di questa specie, non solo si è dimostrato inutile ed eticamente scorretto, ma ha aggravato enormemente una situazione creata, tra l’altro, proprio dalle immissioni di questi animali a fini di caccia” sostengo dall’Enpa.

Più volte i rappresentanti delle associazioni agricole hanno dichiarato che la popolazione di questa specie animale risulta nettamente superiore a quella che il territorio potrebbe sopportare e che il controllo e la caccia non hanno dato fino ad ora i risultati che erano attesi.

Fonte report-age.com

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