Crisi e lavoro nella Marsica. I sindacati: “Lolli ci riceva”

Avezzano. Si è svolta stamattina presso il Municipio di Avezzano la conferenza stampa unificata di FIM, FIOM e UILM, che le tre confederazioni hanno voluto fortemente per parlare di “QUEL CHE RESTA DELL’INDUSTRIA METALMECCANICA NELLA MARSICA, DOPO LA CRISI” ed esporre la critica situazione del territorio marsicano e non solo.

Al tavolo, insieme ad Alessandra Cerone, Assessore al lavoro del Comune di Avezzano, erano presenti Antonello Tangredi (Cisl), Michele Paliani (Uil) e Alfredo Fegatelli (Cigl). Dopo aver illustrato la situazione sconcertante dell’industria nel territorio ed aver quantificato licenziamenti, chiusure ed ammortizzatori sociali, i sindacalisti hanno posto l’attenzione sulla scarsa attenzione della politica al problema, in particolar modo sul suo immobilismo dell’ultimo ventennio e sulle riforme affatto incisive del Governo nazionale, rimarcando il disinteresse che gli amministratori di ieri e di oggi hanno avuto e continuano ad avere nei confronti di problemi inerenti il lavoro, eccezion fatta per i periodi di campagna elettorale in cui si recano sul posto a strappare applausi, per poi scomparire nel nulla.

“Una caduta di attenzione al problema del lavoro da parte della politica, della società civile in generale, ma anche degli addetti stessi. Quello che era il tessuto industriale territoriale è scomparso, siamo riusciti a tenere in piedi le poche importanti attività produttive rimaste e il sindacato in questo ha i suoi meriti, ma le perdite di posti di lavoro sono state drastiche e quanto fatto non basta, perché la Marsica in questa crisi economica ha perso duemila posti” ha affermato Tangredi, che ha poi aggiunto “Fatta eccezione per qualche azienda come LFoundry, Fiamm e Kromoss, la Marsica ha perso tutti i suoi pilastri, anche se facciamo riferimento alla zona industriale di Carsoli o di Sulmona il risultato non cambia”.

Gli ha fatto eco Michele Paliani: “Non si tratta più di lanciare gridi d’allarme. Riteniamo di aver fatto bene il nostro lavoro ed aver salvato il salvabile – ha detto Paliani – adesso c’è bisogno che la politica capisca che deve interessarsi seriamente al problema, pertanto chiediamo un tavolo di lavoro al vice presidente Lolli”.

La palla è passata poi a Alfredo Fegatelli: “Il Jobs Act così com’è non fa bene a nessuno in quanto l’azienda per accedere agli ammortizzatori sociali deve sostenere un costo elevatissimo e trova più convenienza nel licenziare. Con il mio sindacato (Cgil ndr) scenderemo in piazza a Roma la settimana prossima per contestare la riforma del Governo. L’Abruzzo oggi è fortemente penalizzato, nell’aquilano l’ultimo importante insediamento industriale che ricordo risale forse agli anni ’80”.

Ciò che viene fuori dalla conferenza è un quadro totalmente diverso da quello che i media tradizionali tentano di far prevalere. La crisi, a detta dei sindacalisti, c’è ancora e non è affatto finita. Lo dimostra il fatto che non c’è un solo nuovo insediamento nel nostro territorio in grado di dare lavoro, nessuno avrebbe stimoli ad investire qui e a queste condizioni rimarremo in questa situazione per molto tempo.

La richiesta a Lolli è chiara. I sindacati chiedono un tavolo di confronto affinché la politica consideri fondamentale la questione del lavoro nella Marsica ed adotti misure importanti per favorire una crescita che ad oggi sembra impossibile.

 

D.D.N.

 

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