Il sisma del 6 aprile 2009 ed il gioco d’azzardo in Abruzzo

Qual’è la relazione tra il sisma del 2009 che ha distrutto l’aquilano ed il gioco d’azzardo? Ce lo dicono i dati, diffusi dall’Alea, Associazione per lo studio del gioco d’azzardo e dei comportamenti a rischio, presieduta da Maurizio Fiasco. In una conferenza tenutasi al Touring Club di Roma per mano della scuola “Etica & Sicurezza” de L’Aquila, l’associazione ha dimostrato come la dipendenza dal gioco d’azzardo sia incredibilmente aumentata nel post sisma. La spesa pro-capite tra L’Aquila e provincia è passata da 780 euro a 1335, con un incremento del 73,7 % rispetto al periodo precedente. “L’altro campanello d’allarme – dice Fiasco – è relativo alle installazioni di slot-machine. Da una ricerca fatta su tre indicatori di esposizione, la provincia de L’Aquila risulta la più ‘invasa’ in assoluto. Sono 13,2 gli apparecchi ogni mille abitanti e 32,8 ogni dieci chilometri quadrati”.

In linea con il gioco d’azzardo, il consumo di alcol nei giovanissimi (11 anni) ed il consumo delle prime droghe a 13 anni.

Ammesso che alcol e droghe non possano definirsi “voluti” dall’esterno, se installare slot machine è il modo per farci pagare i costi della ricostruzione, la strada non è certo quella giusta.

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