“Metabolismo basale”: la grande bugia

Potremmo fare mille discorsi sul tema più confuso e complicato del metabolismo umano e comunque non troveremmo grandi soluzioni, perché la base della fisiologia rappresenta la grande verità mentre tutto ciò che viene dopo indicato e discusso, con uso improprio di informazioni e dati erronei, rappresenta gli antipodi del concetto. La fisiologia umana in senso stretto, cioè medico,rappresenta la nostra centralina metabolica… niente a che vedere con le risultanze di dati e spiegazioni che tentano di imporci coaches, personal trainers, nutrizionisti senza scrupoli etc.

Partiamo dai fondamentali: il metabolismo basale viene classificato come la minima quantità di energia necessaria al nostro organismo nelle 24 ore, in condizione di totale riposo psicofisico a temperatura ambiente di circa 18 gradi, digiuno rigoroso di 12 ore, per  lo svolgimento delle funzioni vegetative. Le calorie come concetto originario, per metro quadrato di superficie corporea per ora, rappresentano la sua espressione.

Volendo schematizzare accuratamente i parametri che influenzano il MB, elenchiamo qui i principali quali: sesso (nell’uomo è più elevato del 7% rispetto alla donna),età (26/cal/mq/h nel neonato,raggiunge il massimo tra i 3 e i 6 anni diminuendo gradualmente negli anni), dimensioni del soggetto (MB aumenta all’aumentare della superficie corporea), condizioni nutritive (MB diminuisce in condizione di iponutrizione quantificando un abbassamento di circa il 20% in caso di digiuno protratto per un mese), sedentarietà (con diminuzione di MB), allattamento (per cui aumenta del 3-6%), sonno (per cui si abbassa del 6-13%), clima (temperature oltre i 30 gradi portano ad un leggero aumento mentre al di sotto dei 15 gradi C viene aumentato sensibilmente), temperatura corporea (gli stati febbrili aumentano MB di circa il 13% per ogni grado di temperatura superiore a 37 gradi), le ghiandole  endocrine (una eccessiva prodizione di tiroxina nei casi gravi può addirittura raddoppiarlo, o diminuirlo fino al 60% se ipoproduzione ), gravidanza (dal quarto mese in poi arriva ad aumentare fino al 30%).

Ci rivolgiamo invece ora verso quella che rappresenta la parte più attiva del metabolismo e cioè quella indotta dagli alimenti e quindi la più variabile in base alle nostre abitudini alimentari: l’azione dinamico-specifica degli alimenti. Essa consiste in un aumento calorico del corpo rispetto al livello basale che inizia a seguito dell’ingestione di un alimento,i suoi livelli sono più alti con le proteine (max 30% di aumento basale) e più bassi con i grassi (max 4%), per cui i tanto denigrati carboidrati danno il loro peso nella scala dei valori (con un max 10%). L’aumentato calore generato dall’organismo si protrae anche per ore e di norma mantiene un ritmo medio del +6% con alimentazione mista, ed il meccanismo di funzionamento di questo effetto dinamico specifico è dato dall’influenza dei macronutrienti sulle ghiandole endocrine ad azione eccito-metabolica con secrezione orminica (adrenalina,tiroxina).

Questo insieme complicato di informazioni e dati, potrebbe di fatto scoraggiare i nostri cari lettori nell’intraprendere un cammino ostico quale è lo strumento della dietetica, molto preciso, accurato ed efficace, il quale può davvero trasformare i nostri sacrifici e sogni di forma fisica e salute in grandi risultati. Ma, come tutte le cose importanti,ci vogliono notevoli impegno e costanza.

Ed ecco quindi una grande verità che ci permetterà di ottenere visibili risultati con il minimo sacrificio. L’acqua, l’elemento essenziale e vitale del nostro corpo, è in grado di aiutarci e anche molto. Finalmente le continue raccomandazioni di bere acqua hanno un fondamento scientifico, dato che è da sempre consigliata dai nutrizionisti per mantenersi in salute e garantire il benessere. Idratarsi consente l’eliminazione delle tossine e il trasporto dei nutrienti verso le cellule, l’acqua mantiene la corretta umidità delle mucose del naso e della gola. Di contro la sua carenza causa disidratazione non permettendo al corpo di funzionare regolarmente sotto tutti gli aspetti. Ma ora l’importanza dell’azione benefica dell’acqua riguarda un altro fenomeno confermato da alcune ricerche scientifiche: la termogenesi, la produzione di calore. Uno studio pubblicato su The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism che valutava l’effetto che l’acqua ha sul tasso metabolico, ha dimostrato che bere due bicchieri d’acqua per un totale di mezzo litro, a temperatura ambiente (18-22gradi), aumentava del 30% il tasso metabolico sia negli uomini che nelle donne. L’aumento metabolico cominciava 10 minuti dopo aver bevuto e raggiungeva il suo picco dopo circa 30 minuti, inoltre specificatamente nel passaggio della temperatura dell’acqua dai 22 ai 37 gradi, si bruciavano più grassi negli uomini e più carboidrati nelle donne. L’aumento metabolico cominciava 10 minuti dopo aver bevuto e raggiungeva il suo picco dopo circa 30 minuti, inoltre specificatamente nel passaggio della temperatura dell’acqua dai 22 ai 37 gradi, si bruciano più grassi negli uomini e più carboidrati nelle donne.

Un’altra ricerca israeliana condotta su bambini ha ulteriormente confermato che l’ingestione di acqua a temperatura più bassa (circa 4 gradi) aumentava del 25% il metabolismo basale, quindi nonostante una massa muscolare in percentuale più bassa, alla quale si imputano parte degli effetti attivi grazie all’idratazione muscolare. In conclusione bere acqua fresca, spesso e  moderatamente sarà il nostro futuro e sicuro alleato per la strategia di forma fisica, sicura, economica ed efficace.

 

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Fonte MarsicaSportiva.it

 

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