Santilli: "Protesto per il taglio della fermata di Celano, scelta illogica"

“Il problema non sono i sindaci che protestano argomentando la protesta. – scrive sui social il Sindaco di Celano Settimio Santilli – Protesto per i pendolari di tutta la Marsica orientale, studenti e lavoratori, per il taglio della fermata che conduce alla clinica “Immacolata” e ai campi da sci dell’Altipiano delle Rocche, per finire al monumento più visitato d’Abruzzo che è il castello di Celano.
Il problema sono talune scelte illogiche e senza senso, frutto solo di banali e sterili accordi politici, ma che danno contezza di quanto la politica sia lontana dai problemi reali dei cittadini.
Un treno che si inizi soltanto a palesare ad alta velocità avrebbe dovuto prevedere solo due fermate intermedie per l’Abruzzo, Sulmona ed Avezzano, che sono i due centri maggiori dove far confluire gli utenti dei centri più piccoli. Dove è invece la logica, la lungimiranza, di recuperare 3 minuti 3, tagliando la fermata di Celano e quindi della Marsica orientale lasciando quelle di centri molto più piccoli? Il viaggio Roma/Pescara, dovrebbe essere fatto tutti i giorni per capire la vita di un pendolare oggi. Nel 1970 ci si impiegava anche meno di 3 ore e 22 minuti ed eravamo come “Fontamara”, definizione data dal Consigliere regionale D’alessandro, oggi ci si impiega lo stesso tempo se non di più, con l’aggravante che la fermata più vicina al Paese che diede i natali a Ignazio Silone, scrittore di Fontamara è stata tagliata. E allora, nel 2016 nella Marsica orientale siamo ancora ai tempi di Fontamara o addirittura la dovremmo rimpiangere?”

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