Today, Tomorrow, Tolli. Intervista all’attaccante rossoblu dell’Atletico Civitella

Francesco Tolli, classe 87, di ruolo attaccante è diventato uno dei simboli del calcio rovetano. A suon di gol ha conquistato squadra e tifosi, scrivendo una bella storia calcistica del paese. Ci ha parlato del suo presente, degli obbiettivi stagionali e del suo futuro, il quale sembra indissolubilmente legato alla maglia rossoblu.

 

Tolli sei diventato il punto di riferimento dell’Atletico Civitella, cosa rappresenta per te questa squadra?

“Per me questa squadra rappresenta davvero tanto… Quando parlo di squadra mi riferisco a tutto ciò che rappresenta il “mondo Atletico” ovvero la società, i compagni di spogliatoio, i tifosi e tutti coloro che si interessano alle nostre sorti. Nel tempo siamo riusciti a costruire un modello sul quale altre società in seguito si sono ispirate. L’Atletico rappresenta un qualcosa di genuino, trasparente, aperto a tutti e che tende a migliorarsi e consolidarsi negli anni. Essere identificato come l’immagine di tutto questo per me è motivo di grande orgoglio.”

 

Per te parlano i numeri: 42 gol solo nelle ultime due stagioni. Quale è il tuo segreto?

“Non credo ci siano grossi segreti. Ho sempre concepito il calcio come uno sport che va praticato seriamente a prescindere dalla categoria. Sono sempre stato dell’idea che per rendere al meglio bisogna sacrificarsi in campo cosi come al di fuori di esso ed è questo che continuo a fare con grande piacere ed entusiasmo. Credo che la mia forza maggiore, comunque, sia la determinazione e la voglia di fare sempre meglio; 42 gol in due anni sono davvero tanti, ma di certo non mi accontenterò di questi numeri. L’obiettivo è quello di fare sempre meglio, a partire da questo nuovo anno calcistico.”

 

La sconfitta con Celano è stata una grande delusione e sicuramente ci sarà voglia di riscatto. Quali  sono le aspettative per quest’anno?  

“É esattamente così… Credo che sia davvero difficile dimenticare tutto ciò che è successo in quel pomeriggio. Come potrei mai dimenticare le emozioni del campo, l’esultanza sfrenata al goal del pareggio arrivato solo all’ultimo istante, l’incitamento della nostra gente durante i tempi supplementari nei quali il gol non è arrivato solo per sfortuna ed il momento dei calci di rigore. Le lacrime dei miei compagni di squadra dopo la sconfitta, Il lungo applauso riservato dai nostri tantissimi tifosi prima di rientrare nello spogliatoio: tutto davvero bellissimo.

Sono delle emozioni che porterò sempre con me e che una sconfitta non può cancellare. Da parte mia spero che ripartiremo proprio da questo, convinti di aver fatto tanto ma di aver potuto fare qualcosa in più che ci avrebbe portato ad una promozione inaspettata, ma allo stesso tempo meritata. L’aspettativa, dunque, è quella di alzare l’asticella in modo da toglierci una grande soddisfazione, senza alcuna pressione o assillo, ma solo con la consapevolezza di essere diventati un gruppo forte.”

 

Cosa pensi dei nuovi innesti?

“Innanzitutto sono davvero felice che la società sia riuscita a mantenere il gruppo dello scorso anno in tutti i suoi effettivi a partire dal mister Stefano Iaboni, punto di riferimento per tutti. Si tratta di un gruppo forte sia a livello umano che calcistico. Sono poi altrettanto soddisfatto di come la società si sia mossa per rinforzare una squadra già così forte. Si tratta di ragazzi seri, disponibili che non avranno alcun problema ad integrarsi velocemente. Faccio un grande in bocca al lupo a tutti loro convinto che saranno in grado di contribuire alla nostra causa.”

 

Hai ricevuto molte offerte da squadre di categoria superiore. Cosa ti ha spinto a rimanere? 

“É tutto vero. Nelle ultime due estati ho ricevuto tantissime chiamate sia da allenatori che mi hanno sempre stimato a prescindere dai goal sia da altri allenatori che sono rimasti colpiti da quanto ho fatto negli ultimi anni. Non nascondo che a volte è stato difficile rifiutare non solo per l’offerta economica, ma soprattutto per l’opportunità di rimettermi in gioco in categorie importanti. Comunque sono sempre stato onesto con tutti. Per me è impossibile lasciare questo contesto, per me l’Atletico rappresenta tanto e, senza presunzione, credo di rappresentare tanto per l’Atletico.”

 

Nei giorni scorsi c’è stato qualche malumore per il discorso retribuzioni. Da capitano un pensiero sulla vicenda.

“Sinceramente questa vicenda mi ha colpito in modo particolare. Credevo che a tutti fosse chiaro che la trasparenza fosse uno dei punti cardine di questo gruppo. Essere colpito direttamente, poi, mi ha infastidito a tal punto da aver pensato di abbandonare tutto. Ho deciso, quindi, di prendermi del tempo per riflettere, tempo nel quale ho capito che in un paese può esserci anche questo, chi non accetta le cose fatte bene e cerca di creare problemi. Il discorso per me è comunque chiuso. Essendo il capitano mi preme soltanto ribadire una volta per tutte che tutti i tesserati dell’Atletico Civitella Roveto che nella gestione Mancini hanno sposato questa causa, chi in passato chi da poco tempo, lo hanno fatto senza chiedere nulla in cambio. E sarà cosi anche in futuro.”

 

Uno sguardo agli avversari. Chi temi di più? 

“Innanzitutto sono curioso di conoscere il nostro girone. Spero vivamente che non avverrà quanto avvenuto lo scorso anno con l’inserimento in un girone da 11 squadre. Come detto più volte credo che non si tratti di un vero e proprio campionato e sia davvero difficile dimostrare il reale valore in un tale contesto. Detto ciò a conti fatti le squadre marsicane sono 11,  di cui 4 appartenenti alla Valle Roveto. Ho rispetto di tutte le neo promosse: Canistro, Grancia e Plus Ultra.

Ho altrettanto rispetto di altre società come Castronovo, Cese, San Giuseppe di Caruscino, Deportivo Luco, Collarmele e Marruvium che nel corso degli anni si sono dimostrate società serie che tendono sempre a migliorarsi. Ho assoluto rispetto, poi, nei confronti dell’Ortigia che sarà spinta da una grande voglia di rivincita avendo perso due finali.

Detto ciò ho assoluta consapevolezza della nostra forza e sono convinto che potremmo divertirci e toglierci grandi soddisfazioni. Colgo l’occasione, infine, per fare un grande in bocca al lupo a tutti e ringrazio la redazione di MarsicaSportiva per lo spazio e il tempo che mi avete dedicato, oltre al grande lavoro che svolgete per tutti noi appassionati di calcio”.

 

Alessandro Mariani

 

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