ABRUZZO, IL RITORNO DEL GRIFONE

Ancora una punto importante per l’Abruzzo; sembrano tornati i Grifoni sul Gran Sasso, uccelli molto importanti per la “pulizia” dell’ecosistema. Avvistati nei scorsi giorni a Campo Imperatore.La loro presenza rappresenta un nuovo inizio per l’ecosistema abruzzese, e per tutto il territorio nazionale. In Italia i Grifoni non sono mai riusciti ad imporsi in maniera definitiva, dovendo fronteggiare la continua distruzione della fauna selvatica da parte dell’uomo, impegnato ad eliminare quelli che secondo lui sono animali nocivi ed inutili per il nostro territorio, spesso però senza pensare alle inevitabili conseguenze che questo gesto si porta dietro. I grifoni non sono uccelli che possono vantare una bellezza eccessiva ed impareggiabile, anzi tutt’altro, ma hanno comunque una sensuale delicatezza nel volare che li rendono assolutamente unici, come del resto la gran parte della famiglia degli avvoltoi.L’estensione del Grifone in Italia era notevole negli anni ’60, quando la sua popolazione era estesa ad un buon numero di esemplari sulle Alpi, in Sardegna, Sicilia e sui crinali appenninici centro-meridionali, ove numerosi sono stati i progetti di ripopolamento. Proprio a causa dell’uomo questa specie ha visto ridursi il proprio numero in maniera incredibilmente notevole, tant’è che fino a qualche anno fa ne resisteva una buona colonia solo in Sardegna, a Capo Caccia. Da qui la decisione di intervenire pesantemente con la reintroduzione artificiale. Il ritorno di questo affascinante uccello sul nostro Appennino si è tuttavia compiuto intorno alla metà degli anni ’90 grazie alla liberazione, della Riserva del Monte Velino, di alcuni esemplari provenienti dalla Spagna.Oggi si contano circa 100 individui tra i Monti Sibillini e il Parco del Pollino, comprendendo ovviamente anche altri Parchi e riserve dell’Appennino centro-meridionale. Piccoli passi che emozionano il cuore di chi ama la natura, di chi ama la propria terra.

( a cura di Cicchetti Ivan)

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