Alba Adriatica. Carabinieri all’opera contro la droga

Intensificati i controlli dei Carabinieri del Comando Compagnia di Alba Adriatica nella zona nord di Alba Adriatica (c.d. ferro di cavallo), anche attraverso l’impiego di unità cinofile antidroga appositamente giunte da Chieti. Nello specifico, nel pomeriggio di giovedì scorso, il dispositivo di Carabinieri dei Comandi Stazione limitrofi e del N.O.RM. della Compagnia, che ha visto impiegati 14 militari, ha identificato cinque pregiudicati: 2 di Grottammare (un 48enne ed un 33enne), un 37enne di San Benedetto del Tronto, un 37enne napoletano domiciliato a Martinsicuro ed una 37enne marocchina residente a Campli, i quali erano stati muniti nei mesi scorsi del F.V.O. per la durata di 3 anni per il Comune di Alba Adriatica, emessi dal Questore di questa Provincia su richiesta dei Carabinieri di Alba adriatica con il fine di allontanare tutte quelle persone nullafacenti e con problemi di tossicodipendenza che frequentano la zona, suscitando un certo allarmismo nell’opinione pubblica. Ciò nonostante, venivano trovati nel quartiere evidentemente in attesa di acquistare sostanze stupefacenti. Nel corso dello specifico servizio, l’unità cinofila antidroga, al secolo “Nox”, un pastore tedesco di 4 anni, ha rinvenuto, grazie al proprio fiuto, nei pressi dello scalo ferroviari in tre distinti posti altrettanti involucri termosigillati di stupefacente “Hashish” abilmente occultati da ignoti e pronti per lo spaccio (uno all’interno della siepe di un’aiuola, un altro nell’anfratto di un muro a mattoncini ed il terzo nel vano idrante di un condominio li vicino). La droga, del peso di grammi 20 circa, che una volta spacciata avrebbe fruttato ai pusher circa 300 €uro è stata sottoposta a sequestro, a carico di ignoti. Indagini sono in corso da parte del Nucleo Operativo della Compagnia di Alba Adriatica, anche attraverso la visione delle immagini delle telecamere comunali, al fine di addivenire all’identificazione di coloro che, in quella zona, usa i più disparati giacigli improvvisati ma sicuri per poter spacciare in tutta tranquillità, senza attirare su di essi l’attenzione delle forze di polizia nel caso di un improvviso controllo.

I Carabinieri di Tortoreto, alla guida del Mar. Magg. Giuseppe Tarantino, invece, nella giornata di ieri hanno notificato presso la Casa Circondariale di Teramo – Castrogno – a MELIS Stefano, 42enne, già detenuto dallo scorso 26 novembre u.s., a seguito dell’arresto sempre da parte degli stessi Carabinieri, su ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Ascoli Piceno, che revocava il beneficio della misura cautelare presentazione alla p.g. con il ripristino della carcerazione, l’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Teramo – Dott. Roberto Veneziano – su conforme richiesta del PM. – Dott.ssa Silvia Scamurra  – che concordava appieno con gli esiti dell’attività investigativa dei militari operanti per i reati di maltrattamenti in famiglia, estorsione e tentata estorsione aggravati. L’uomo, infatti, ospite dal mese di luglio scorso presso l’abitazione di un conoscente del posto senza alcun apparente motivo ed a più riprese, avrebbe maltrattato il padrone di casa minacciandolo ripetutamente di morte, ingiuriandolo ed offendendolo, tentando di estorcere piccole somme di denaro e talvolta riuscendo ad ottenere, almeno in un paio di occasioni, come accertato, la somma in contante di € 50.00. La vittima, stanca dei soprusi del carnefice al quale aveva dato ospitalità in ragione di precedenti buoni rapporti di amicizia, sapendolo in difficoltà e senza alcuna dimora, si è confidato con i Carabinieri del posto per tutto quanto ciò che gli stava accadendo ed aveva deciso quindi di sporgere formale denuncia querela per liberarsi da questa presenza ingombrante.

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