ALISA, LA DONNA UCRAINA CHE, CON IL SUO CANE PULYA IN SPALLA, HA CAMMINATO 17 KM. PER SFUGGIRE ALLA GUERRA

È la guerra degli orrori. È la guerra in cui a perdere la vita sono soprattutto gli innocenti, i bambini, i civili che tentato di fuggire ma la cui vita viene stroncata a pochi chilometri dalla salvezza. La sofferenza più profonda è impressa nei volti delle donne in fuga, costrette a salutare i mariti e forse a non rivederli mai più. La paura e lo smarrimento pervadono i più piccoli, che lasciano casa, giochi, amici e parenti, imboccando la strada verso una meta incerta e un futuro tutto da costruire. I bambini si stringono ai padri e sperano di riabbracciarli presto. L’augurio è che quanto prima le loro grandi mani accarezzino di nuovo i volti magri o paffuti dei loro figli. Per i bambini dell’ospedale di Mariupol, bersaglio di un bombardamento russo, terrore e devastazione arrivano prima ancora di vedere la luce. Come ogni guerra, anche quella in Ucraina potrà essere vinta – almeno simbolicamente – con l’amore di chi ancora crede nella bellezza della vita, nell’altruismo, nella gentilezza e nella solidarietà. Lo testimonia la storia di Alisa, che commuove il mondo intero. Ha abbandonato la sua casa per mettersi al riparo dalle devastazioni della guerra: così Alisa è partita da Kiev e ha percorso 140 km, di cui gli ultimi 17 percorsi a piedi. Con lei un compagno d’eccezione: Alisa ha intrapreso l’ultimo tratto verso la salvezza portando in spalla il suo anziano cane. Pulya è un esemplare di pastore tedesco, ha 12 anni e mezzo e fatica a camminare in autonomia. Alisa non poteva scappare senza di lei: così lo ha preso in braccio e lo ha trasportato di peso fino al confine polacco.

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