ATTIVAZIONE FILOVIA INTERVIENE FIORILLI – AZIONE POLITICA PESCARA

 “L’attivazione dell’ex filovia con l’utilizzo degli autobus pubblici è fondamentale per fornire una reale, effettiva ed efficace valvola di sfogo alla mobilità di scambio tra Pescara e il resto della costa. Compito della pubblica amministrazione è quello di garantire delle valide alternative di trasporto agli utenti, dimostrare loro che per raggiungere Pescara da Montesilvano e viceversa non è necessario usare il mezzo privato, ma è possibile utilizzare un mezzo pubblico che addirittura consente di raggiungere la propria destinazione risparmiando su costi e tempi. Spiace che il sindaco Alessandrini abbia perso cinque anni di tempo con una inutile politica attendista non accelerando con la Tua le procedure per dare piena esecutività a una infrastruttura che finalmente doterà Pescara della sua prima metropolitana di superficie e che comunque verrà inaugurata dalla prossima amministrazione della città”. Lo ha detto l’avvocato Berardino Fiorilli, esponente di Azione Politica intervenendo nel dibattito aperto sull’utilizzo dei primi bus a metano sull’ex tracciato ferroviario, “che impropriamente e strumentalmente qualcuno continua a chiamare ‘strada-parco’, o peggio con suggestivi appellativi pseudo-ecologisti, ma che in realtà del parco non ha nulla, fatta salva una striscia di cespugli, ed è semplicemente un rettilineo di asfalto nato con finanziamenti del Ministero alle Infrastrutture e ai Trasporti proprio per realizzarvi una filovia per filobus”, ha rimarcato l’avvocato Fiorilli, ex assessore al traffico.

“Dopo quasi vent’anni siamo tornati praticamente al punto di partenza – ha sottolineato Fiorilli -: la filovia accoglierà il transito di mezzi pubblici, non saranno più dei filobus, per ora saranno mezzi a metano che poi lasceranno il posto ai bus elettrici, ovvero la giunta Alessandrini è arrivata, al capolinea della propria esperienza di governo, all’unica soluzione percorribile tracciata già dal centrodestra, quella che abbiamo sempre difeso, subendo gli attacchi campanilistici di alcuni residenti della cosiddetta ‘strada-parco’ in difesa del proprio orticello. Peccato che chi amministra una città debba preoccuparsi del benessere collettivo e la filovia, ovvero disporre di un tracciato riservato esclusivamente al trasporto pubblico locale dove impiegare mezzi a zero o ridotto impatto ambientale, è una soluzione in favore di tutti i cittadini, non solo quelli che vivono o lavorano nella zona tutt’attorno a via Castellamare, ma anche per chi a Pescara deve venire per studio, lavoro o anche per svago. Lasciano il tempo che trovano le nefaste previsioni di quei residenti secondo i quali quei bus non avranno passeggeri: è chiaramente una bufala che non poggia su dati scientifici, ma solo su impressioni personali ed emozionali. È ovvio che nessuno si attende 200 passeggeri per corsa il primo giorno, ma è altrettanto ovvio che occorrerà informare i cittadini, far sapere della disponibilità di una nuova mobilità extraterritoriale, far conoscere i vantaggi di una tale infrastruttura, di fatto la prima di tali dimensioni in una città, Pescara, che altrimenti non ha più valvole di sfogo e soprattutto non ha altri strumenti per offrire alternative all’uso dell’auto privata. D’altro canto, se fosse per i freddi numeri, vista l’esiguità di persone che utilizzano le piste ciclabili in periferia nel periodo invernale, ovvero, almeno 180 giorni l’anno, sarebbe inutile anche spendere soldi per costruirne di nuove. Ma gli stessi sostenitori delle due ruote ci insegnano che non basta costruire una pista ciclabile per trasformarci tutti in ciclisti appassionati, ma occorre piuttosto incentivare l’uso della bici. Allo stesso modo, attivata la filovia, occorreranno strumenti per incentivare l’utilizzo di quei mezzi pubblici. Discorso diverso – ha aggiunto l’avvocato Fiorilli – l’abbattimento delle barriere architettoniche in favore dei diversamente abili: già nel 2014 la nostra giunta ha lasciato in cantiere un elenco di interventi da realizzare per garantire la piena fruibilità della filovia a tutti i cittadini, normodotati e a chi aveva delle difficoltà di deambulazione, come l’abbassamento dei marciapiedi, la realizzazione di nuovi scivoli, l’eliminazione degli ostacoli. Sconcerta che dopo cinque anni di governo della città, il sindaco Alessandrini, che certamente non ha brillato per grandi realizzazioni, non sia riuscito neanche a garantire quelle opere, che comunque verranno fatte prima di far transitare il primo autobus sulla filovia. Pescara – ha detto ancora l’avvocato Fiorilli – ha un’emergenza che non può e non va sottovalutata, ed è quella dell’inquinamento atmosferico, che va affrontato e risolto. Nel 2013 avevamo iniziato, chiudendo ai mezzi privati corso Vittorio Emanuele, prosecuzione naturale verso sud dell’asse filoviario, e dirottando tutto il volume di auto su tre strade alternative, ovvero sulla nuova arteria aperta sulle aree di risulta, destinata a chi si dirigeva ai parcheggi; l’asse dinanzi alla stazione ferroviaria; l’asse via De Gasperi-via Ferrari-via Nazionale Adriatica nord. E i dati dell’Arta avevano certificato la bontà di quella soluzione, perché una cosa è se 100 auto transitano tutte su un’unica strada; cosa diversa se quelle 100 auto si diluiscono su tre assi stradali, differenziando la propria destinazione. Il sindaco Alessandrini purtroppo questo non lo ha capito e, dopo aver cancellato tutti i benefici effetti di quel provvedimento, ha ripiombato Pescara nello smog. Oggi, con 5 anni di ritardo, finalmente si è compreso che la nostra città ha un bisogno vitale della filovia che non è mai stata un parco, e quell’opera, da questo momento, non dovrà conoscere ulteriori ostacoli”.

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