Autostrade dei Parchi, nuova stangata sui rincari. Melilla interpella il Governo

L’anno nuovo è iniziato e come da copione assistiamo ai nuovi rincari nelle nostre autostrade. Un costo che naturalmenmte sarà a carico dei cittadini. Numeri alla mano, su 27 concessionarie autostradali italiane solo 7 rincarano nel 2016 i pedaggi autostradali. Tra di esse, lupus in fabula,  l’Autostrada dei Parchi che collega l’Abruzzo con Roma nel tronco L’Aquila-Teramo e in quello Avezzano-Chieti-Pescara. Quest’anno il rincaro è del 3,45%, il secondo più caro tra le 7 che aumentano i pedaggi.

Sui discussi aumenti, interviene il deputato della Sinistra Italiana Gianni Melilla, il quale interroga l’esecutivo in merito agli aumenti dei pedaggi dell’Autostrada dei Parchi.In un comunicato diffuso ieri Melilla rinnova le domande sui rincari autostradali di A24 e A25: “Il Governo Renzi – si legge nella nota del parlamentare – si è affrettato a giustificare gli aumenti autostradali legandoli alla inflazione e a fantomatici investimenti, ma non ha risposto ad alcune domande: perché l’Autostrada dei Parchi ogni anno prende aumenti superiori di tre o quattro volte quelli accordati alle altre concessionarie autostradali? I cittadini abruzzesi e laziali sono forse di serie B? Perché l’Autostrada dei Parchi è così trascurata e insicura? Perché l’Autostrada dei Parchi è priva di stazioni di servizio per oltre 100 km, dalla stazione di Chieti-Pescara a quella di Magliano dei Marsi?”.

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