Avezzano, la situazione a pochi giorni dall'apertura delle scuole

E’ caos ad Avezzano. A pochi giorni dalla riapertura dell’anno scolastico regna l’incertezza e si fanno avanti diverse ipotesi, che non hanno incontrato l’approvazione dei genitori. Ciò che è più probabile, al momento, è che i bambini dovranno dividersi su diversi turni, quindi ci sarà chi andrà a scuola di mattina e chi di pomeriggio, in quanto l’accorpamento agli istituti superiori non prevede aule sufficienti per ospitare tutti i bambini “sfollati” dalle loro scuole.

Molti genitori sostengono di andare incontro a diversi problemi, ad esempio non saprebbero a chi lasciare i propri ragazzi al mattino, altri invece lamentano l’impossibilità per i ragazzi di praticare attività extra-scolastiche come sport, musica etc.

La consigliera provinciale Felicia Mazzocchi, ha detto a ilfaro24.it: “Come Provincia in passato abbiamo messo in sicurezza tutti gli Istituti Superiori, adesso è stata indetta una riunione per valutare l’eventuale disponibilità di altre aule ma sicuramente non basteranno per tutti. Avezzano è decisamente in ritardo sulla situazione di tutti gli edifici pubblici in generale. Da quando ho sollevato legittime perplessità è iniziato un calvario, mi hanno accusato di procurato allarme e di voler strumentalizzare tutto, come se io fossi contro, quando invece lavoro solo affinché si salvaguardi l’incolumità degli studenti e si trovino soluzioni adeguate”.

Sulle probabili soluzioni, la Mazzocchi ci ha detto che “al momento – a  mio avviso – bisognerebbe puntare sui Musp (Moduli ad Uso Scolastico Provvisori). Con la Provincia lasciammo intatta una piattaforma degli ex container sulla quale potrebbero essere velocemente rimontati questo moduli. E’ difficile per i genitori  – prosegue la Mazzocchi – portare i bambini a scuola tutti i pomeriggi, a causa del lavoro, del dover pagare baby sitter etc, inoltre ci sono ragazzi con disabilità ed altri con necessità particolari, quindi scoraggio questa ipotesi”.

Ciò che i genitori contestano all’Amministrazione Di Pangrazio è una leggerezza nella valutazione del pericolo: “Qui il problema principale è l’incolumità delle persone, chi amministra non può giostrare intorno agli indici di vulnerabilità e di rischio sismico per convincere i genitori che tutto sia a posto. Qui siamo al paradosso, l’ingegneria e la geologia perdono la propria funzione; la giunta comunale deve prendere delle posizioni che vadano nella direzione della tutela della salute dei cittadini”.

Comunque vada, è altamente probabile che il doppio turno sia la soluzione che verrà adottata, almeno nel breve termine, data l’immediatezza dell’apertura del nuovo anno scolastico.

 

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