Sono 353 i notai che hanno fatto richiesta del bonus di 600 euro alla Cassa nazionale del Notariato.
Nulla di strano, se pensiamo che all’articolo 44 del Fondo istituito dal decreto “Cura Italia”, figurano anche loro come categoria danneggiata dall’emergenza coronavirus. A poterne richiedere, come anche altri professionisti «iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria», potrebbero essere i 703 notai che nel 2018 hanno percepito redditi fino a 35mila euro. E i 309 che nello stesso anno d’imposta non hanno superato i 50mila.
I primi devono aver subìto un calo lavorativo a causa dei provvedimenti restrittivi: e possono quindi rientrare di diritto nel bonus, vista la serrata generale. I secondi, con fascia di reddito tra 35mila e 50mila euro, devono invece dimostrare di aver subìto un fermo lavorativo, sospeso o ridotto l’attività. Dove la riduzione comprovata, trimestre su trimestre, 2020 su 2019, sia di almeno il 33% del fatturato.
E GLI ALTRI PROFESSIONISTI?
Estendendo, invece, il discorso a tutti i professionisti, il problema sta nei numeri, ovvero quanti saranno a fare domanda?
Il Governo ha stanziato 200 milioni per la categoria, ma a quanto pare sono sufficienti a coprire solo 333mila richieste, pari al 60% dei potenziali aventi diritto. In altri termini, circa il 40% rischia di non vedere un centesimo. Uno scenario possibile, se si pensa che alla data del 3 aprile, già si era superata la quota di oltre 376mila domande. L’unica soluzione plausibile al momento, resta quella, da parte del Governo, di potenziare i fondi stanziati.
Sul gradino più alto del podio dei potenziali beneficiari dell’indennità, ci sono gli psicologi, di cui nove su dieci hanno dichiarato un reddito inferiore a 50mila euro. Seguono i geometri e gli iscritti all’ente pluricategoriale (chimici, attuari, fisici, geologi, dottori agronomi e forestali). Al terzo posto, la grande massa degli avvocati: sugli oltre 240mila iscritti alla Cassa forense, circa 90mila hanno dichiarato redditi sotto i 20mila euro e altri 60mila stazionano comunque al di sotto dei 50mila euro.
Che dire? La Ragioneria di Stato avrà molto da lavorare.
M.R.
fonte: Il Sole24Ore