CAM, 6 milioni da morosità e utenze sommerse

Morosi e “portoghesi” dell’acqua nel mirino del Cam: il consiglio di gestione del Consorzio Acquedottistico Marsicano -Paola Attili, (Presidente), Giuseppe Venturini (Amministratore delegato) e Armando Floris (consigliere)- ha illustrato ai sindaci tempi e modalità della lotta agli irregolari della bolletta, in cima alla lista degli obiettivi della nuova governance per mettere in ordine i conti della società.
Il passaggio nell’assemblea dei soci, invitati dagli amministratori del Cam a collaborare e a supportare l’azione della società (mettendo a disposizione delle banche dati in possesso dei Comuni) per mettere a ruolo chi usufruisce del servizio senza pagare, segna un passaggio cruciale mirato a far emergere le utenze irregolari: operazione che, insieme al recupero dei crediti, nell’anno 2016 dovrebbe portare sei milioni di euro in più nelle casse del Consorzio Acquedottistico Marsicano.

Fondi da destinare in primis a onorare il piano di rientro con i grandi fornitori di energia elettrica, una delle voci di spesa più rilevanti, per evitare il passaggio al mercato di salvaguardia che determinerebbe il raddoppio della spesa energetica con effetti nefasti sulla società dove lavorano 132 persone. Insomma, si punta a dar vita a un sistema all’insegna dell’equità dove ognuno paga per ciò che consuma, con un occhio alle fasce meno abbienti.
Avanti tutta, quindi, per l’attuazione degli undici punti chiave del piano di gestione 2016 con in testa il recupero delle morosità, l’installazione dei contatori in tutte le utenze, la caccia ai furbetti delle utenze sommerse e il contenimento dei costi della pesante bolletta energetica. Azioni virtuose che, unite alla riorganizzazione aziendale e all’azzeramento delle consulenze esterne, puntano decisamente verso una gestione all’insegna delle tre e: efficienza, efficacia, economicità.

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