CAMBISE, APPELLO ALLA REGIONE ABRUZZO: TRENI POP ANCHE SULLA TRATTA FERROVIARIA PESCARA – AVEZZANO – ROMA

Il  03 maggio 2022 sono stati consegnati da Trenitalia altri due treni Pop, in circolazione sulle tratte Pescara – Teramo, Pescara – Termoli e Pescara – Sulmona. Chiediamo alla Regione Abruzzo, almeno un convoglio Pop anche sulla tratta Pescara – Avezzano – Roma. Il 30 agosto 2015 fu effettuata una corsa prova con il treno Jazz sulla tratta Roma – Pescara, partito da Roma Termini e arrivato a Pescara in circa 3 ore. Furono effettuate tre fermate intermedie alle stazioni di Avezzano, Sulmona e Chieti. Come mai non è stato più attivato? Il 21 settembre 2021 c’è stata una  corsa prova con il treno Lupetto di TUA sulla tratta ferroviaria  Lanciano – Pescara – Sulmona – Avezzano – Tivoli – Roma Termini; a tutt’oggi, però, purtroppo, non ancora in circolazione sulla suddetta tratta. Il trasporto ferroviario è di fondamentale importanza per rilanciare l’economia, il turismo, le relazioni sociali, la cultura, il mondo del lavoro tutto. Chieti, Pescara e Avezzano sono sedi universitarie. Urgono i lavori di ammodernamento dell’intera tratta ferroviaria Pescara – Avezzano –  Roma. Non dimentichiamo che nel 2016 l’ex Giunta Regionale D’Alfonso stanziò 1 miliardo e 556 milioni di euro per quanto riguarda il potenziamento della tratta ferroviaria in questione.

 L’ Amministrazione Comunale   di Manoppello chiede che il tracciato   venga spostato dal centro urbano per evitare abbattimenti.  L’ art. 117 della Costituzione 3° comma precisa il ruolo delle Regioni anche per quanto riguarda la scelta dei tracciati delle grandi opere pubbliche riferite alla trasportistica, e, dunque, anche al sistema ferroviario. Lo Stato fissa gli indirizzi e i principi generali e le Regioni fanno la legislazione puntuale di merito. La localizzazione di un tracciato ferroviario corrisponde non ai principi, ma ad un contenuto progettuale di competenza della Regione. La Regione usi i poteri che gli dà la Costituzione per modificare il tracciato, come giustamente ha suggerito il Senatore Luciano D’Alfonso.   E’ mai pensabile che da Roma si possa andare a Milano in 2 ore  e 59 minuti, per una distanza di quasi 500 km, e da Roma a Pescara  3 ore e 30 minuti con i treni regionali veloci, per una  distanza di 240 km, cioè la metà? Tutti ci auguriamo che questa sia la volta buona per vedere il nostro amato Abruzzo inserito in un contesto che possa dirsi veramente adeguato ai tempi. Il mondo globalizzato va avanti, ma non sulla tratta ferroviaria Pescara – Avezzano – Roma. Basta annunci e ritardi! La politica regionale faccia qualcosa di concreto per le aree interne ed in modo particolare per la Marsica. E, per concludere, ci domandiamo angosciati cosa succederà il 1° gennaio 2023, data in cui scatteranno gli aumenti dei pedaggi autostradali sulla A24 – A25, i  più alti d’Italia (Attualmente bloccati fino al 31 dicembre 2022), essendo obbligati a servirci del mezzo proprio.

E’ il momento di fare quadrato per la Marsica e per tutta la Regione. Nel 2022 si torna ad avere bisogno della modernizzazione dell’impianto ferroviario. Il rilancio dell’economia abruzzese passa attraverso le potenzialità che deriveranno dal trasporto ferroviario delle persone, ma anche delle merci; quindi non solo alta velocità ma soprattutto alta capacità; soltanto così la ZES sarà davvero attrattiva.

Avv. Aurelio Cambise

Ing. Giovanni Ceglie

Sig. Giovanni Domenico Mancini 

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