Celano, musica fino all'alba e strade trasformate in orinatoi: è protesta

Fine estate con polemiche a Celano. Movida scatenata fino all’alba con locali che hanno diffuso musica a tutto volume fino alle 4.30 di mattina (il Comune aveva emanato un’ordinanza per le tre sere di festa con una proroga fino alle 3 per la musica dal vivo), scatenando l’ira di moltissimi celanesi. Quartieri del centro ridotti in latrine a cielo aperto, il 27 mattina gli operai del Comune hanno dovuto ripulire tutto anche davanti ad alcuni locali.

«Celano sembra essere diventato un paese dove le regole non si rispettano più e ognuno fa quello che vuole», ha spiegato l’onorevole Giancarlo Cantelmi. «Qui sembra che sia in vigore la legge del più prepotente, io stesso sono stato costretto in più occasioni a chiamare il 112 perché alle 4 del mattino ancora nel parco della rimembranza (dietro castello) si suonava a volume altissimo». Le chiamate alle forze dell’ordine sono partite da diversi rioni della città come: coste Aia e coste Madonnine, Rione Campitelli, Santa Maria e altri. Una fine agosto dove è accaduto di tutto con molti i minorenni completamente ubriachi che non sono passati inosservati.

Si sono registrate anche alcune aggressioni ai danni di cittadini che hanno avuto come unica colpa di tentare di far rispettare il decoro della loro zona. Le strade del centro sono state usate come bagni nonostante in città siano state posizionate delle toilette biologiche, ma il problema è che nessuno le usa e rappresentano solo uno spreco di denaro. «Ormai si è passato il segno», hanno tuonato molti abitanti del centro storico, «a Calata Vallone, via Ciavattella, Capo del Colle e stradine adiacenti si sono registrati anche danneggiamenti ad alcune porte delle abitazioni e muri imbrattati».

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