Cerchio (AQ). Intervista a Vincenzo D’Amore (Con Alberto Tucceri Sindaco)

Cosa ti ha spinto a metterti a disposizione della comunità di Cerchio?
Vivo ed amo il mio paese, vi ho trascorso un’infanzia felice e spensierata, un paese che eccelleva rispetto ai paesi limitrofi e dove c’erano stati amministratori che tenevano a cuore i loro concittadini, occupandosene con dedizione. Vorrei dare il mio contributo affinché si possa ristabilire un rapporto sano tra amministratori ed amministrati, rilanciando lo sviluppo sociale ed economico della mia terra.

Pensi che il tuo percorso lavorativo possa essere utile all’amministrazione?

Lavoro da tanti anni, so cosa significano il rispetto delle regole, i sacrifici… ho una famiglia abbastanza numerosa e so quanti e quali problemi, esigenze, necessità abbia una famiglia: maggior servizi per le famiglie, facilità e naturalezza nel reperire informazioni, regole certe e non legate a favori personali sono alla base di una convivenza civile ed armoniosa. In un periodo di profonde necessità qualè l’attuale, occorre serietà nel gestire la cosa pubblica con i principi del “buon padre di famiglia”.
Quali sono tre proposte per il tuo paese?

Tutela del territorio: era stata paventata e supportata l’idea di creare nel nostro territorio un impianto di Biogas che avrebbe trattato i rifiuti di intere Regioni d’Italia!!!!!    Nella nostra piccola vallata del Fucino con la sua economia peculiare ed unica!!   Idea, a dire il vero, trasformata in progetto e non completamente dismessa e che va del tutto scongiurata poiché un piccolo comune come il nostro non può assumere l’onere in autonomia della gestione dei rifiuti (seppur organici) di intere Regioni potendo compromettere potenzialmente una economia,della piana del Fucino, così delicata.

Trasparenza amministrativa e regole certe: non sono semplici termini di cui ho sentito ormai troppo spesso riempirsi la bocca. Occorre che le regole siano chiare e rispettate da tutti abolendo la famosa pratica del “tranquillo ci penso io”. Occorre lealtà ed onestà nella gestione pubblica senza false promesse che poi generano aspettative e malessere soprattutto nei giovani.

Agevolazioni per i giovani: il nostro Ente ha numerosi immobili che stanno degradando e la cui manutenzione rappresenta per dipiù un costo per le casse comunali. La mia proposta sarà quella di dare in maniera agevolata tali immobili ai giovani che vogliano perseguire aprire un’attività lavorativa o una propria idea.

Quali sono le qualità che deve avere un buon amministratore?
Innanzi tutto onestà: la gestione della cosa pubblica è una cosa seria e va fatta senza secondi fini altrimenti, penso, diventa un carico enorme da sostenere.

Decisionismo ed attaccamento al proprio ente: occorre ponderare accuratamente i vari atti amministrativi, dopodiché bisogna prendere decisioni perché lo stallo amministrativo è il maggior male che si possa fare ad un Ente. Basta guardare indietro e vedere la gestione della vicenda terremoto, in cui paesi limitrofi come Collarmele (nel cratere sismico) e Aielli (nei COM-Centro Operativo Misto) hanno potuto beneficiare di contributi; probabilmente, data la distanza spaziale, anche il nostro palazzo comunale sarebbe potuto già da tempo essere sistemato!!

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