CERCHIO. RIEVOCAZIONE CORTEO STORICO BULLA INDULGENTIARIUM

CERCHIO (AQ) – Giunge alla XXII Edizione la rievocazione storica della Bulla Indulgentiarium che si svolgerà domani, 24 agosto, a partire dalle ore 17.00.

Ad anticipare la manifestazione di domani, ci sarà la Cerimonia d’Investitura prevista per le ore 20.00 di stasera, con la quale 4 cavalieri verranno investiti della carica di difendere le contrade. Per l’occasione saranno allestiti gli angoli più caratteristici della zona storica, la cosiddetta “salita pijucc”, con la mostra degli antichi mestieri rappresentati dalle donne in abiti d’epoca: dalla “filatura” (sgretolamento del grano), alla “calatura” dei fagioli, fino alla tipica “lavannara” alla fonte intenda a pettegolare.

Domani la selezione della “Dama della Bulla” e consegna del prezioso ed antico documento. Esso  fu inviato a Cerchio, nel 1300, da 16 vescovi riunitisi a Roma per volontà di Bonifacio VIII. L’evento fu ancor più enfatizzato dall’istituzione del primo Giubileo della Storia: grazie infatti alla Bulla Indulgentiarum “chiunque si fosse recato nella Chiesa di San Bartolomeo De Circolo a Cerchio, in determinate festività dell’anno, avrebbe potuto riscattarsi dai peccati (le peccata) con le indulgenze.

Il documento è conservato nella Diocesi dei Marsi e costituisce una delle concessioni papali del primo Giubileo. Durante la cerimonia, il Vescovo dei Marsi consegna la Bulla nelle mani del Sindaco e, con l’aiuto della Dama, portata in corteo fino a alla Chiesa di San Bartolomeo.

Domani, sfileranno il corteo storico di Cerchio e il corteo storico di Popoli con gli straordinari abiti d’epoca. All’evento parteciperanno i rappresentanti della Regione Abruzzo, della Provincia dell’Aquila, una delegazione di sindaci ed amministratori locali, il Rettore dott. Sante de Angelis dell’Accademia Bonifaciana insieme ad una delegazione, il Comune gemellato di Anagni con una propria delegazione.

L’invito del sindaco dott. Gianfranco Tedeschi a partecipare all’iniziativa intesa non soltanto come tradizione e rievocazione delle nostre origini, ma anche come incontro sociale finalizzato alla coesione, all’ascolto ed al confronto,  tra chi è chiamato ogni giorno ad affrontare i problemi della quotidianità.

 

Foto per gentile concessione di Lucia Parma

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