Chieti, altra condanna per Pellegrini, l’artista che usa marijuana a scopo terapeutico

E’ affetto da Fibromialgia, sindrome autoimmune che causa dolori muscolari associati a rigidità, ed era già stato condannato perché, per non ricorrere al mercato nero, aveva coltivato alcune piantine di cannabinoidi in casa che gli servono per alleviare il suo dolore, che ormai lo perseguita da 15 anni. Dopo il carcere, una mobilitazione popolare spinse i giudici ad assegnarlo agli arresti domiciliari, ma qualche giorno fa è uscito per andare a fare la spesa,ato che vive da solo. Intercettato dagli agenti, ora è stato condannato per evasione dagli arresti domiciliari ad un anno di reclusione.

La difesa ha annunciato ricorso. “E’ intollerante agli oppiacei – ha sostenuto il suo avvocato – l’unica medicina efficace, è certificato, è la cannabis. Fabrizio Pellegrini trascorre giornate disteso per terra, paralizzato dai dolori alla colonna vertebrale”.

Sono passati mesi, anni, da quando il problema è stato sollevato ma il mondo politico, come spesso accade, impiega una vita per partorire delle soluzioni pratiche ai tanti problemi che affliggono il nostro Paese. 

Fabrizio Pellegrini

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