Chieti: primo esperimento di “Assemblea Deliberativa”, diffusione dei risultati del sondaggio sulla Sicurezza urbana

Sono stati resi noti questa mattina, presso l’Auditorium del Rettorato dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti, alla presenza del Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, del Magnifico Rettore dell’Ateneo, prof. Carmine Di Ilio, e di un folto pubblico, i risultati del primo esperimento nazionale, con metodo scientifico, di “Assemblea di Democrazia Partecipativa e Deliberativa” sul tema della Sicurezza urbana, evento scaturito dalla collaborazione tra il Comune di Chieti e l’Università d’Annunzio – Dipartimento di Scienze Giuridiche e Sociali, nella persona del prof. Antonello Canzano.

Lo scorso 23 gennaio, l’Assemblea, aperta a tutti i cittadini e portatori d’interesse, aveva visto, presso la Sala Cascella della Camera di Commercio di Chieti, la somministrazione di un sondaggio deliberativo teso ad informare, rilevare l’opinione e fornire risposte relativamente al problema sicurezza, cui era seguito un confronto pubblico fra amministrazione, operatori delle forze dell’ordine, docenti universitari e cittadini.

«Un primo obiettivo positivo è stato raggiunto – ha detto il Sindaco nel corso del suo intervento – quello di aver visto il coinvolgimento di così tante persone su un tema che vede il nostro paese spesso dividersi.
I risultati del sondaggio delineano sicuramente una sorta di road map per noi amministratori in materia di sicurezza urbana. Su Chieti due le macro aree di riferimento prese in considerazione dal sondaggio: la parte alta della città e quella bassa, un unicum geografico con una percezione del fenomeno della sicurezza talvolta differente.
Chieti – ha evidenziato il Sindaco – così come appare anche dai risultati resi noti, non è una città insicura ma ciò che chiedono i cittadini, anche alla luce talvolta di esasperazioni mediatiche, è il costante livello di attenzione sul territorio, perché spesso permane un distinguo fra percezione reale e percezione indotta».

Parlando del nuovo disegno di legge sulla sicurezza urbana, il Sindaco ha evidenziato come «sia importante fronteggiare taluni fenomeni con un nuovo modello di governance in cui vengano conferiti maggiori ambiti di intervento ai sindaci per fronteggiare nuove forme di incuria e degrado» concetti che passano anche per la tutela e il recupero del patrimonio pubblico.
«Il Comune, insieme all’Adsu e alla Regione ha avviato un importante progetto riguardante il riutilizzo degli immobili dismessi da destinare a residenza universitaria – ha commentato il Sindaco – un tema importante di cui parlare in questa sede perché i diretti destinatari dell’iniziativa siete voi studenti. Aspetti non secondari e intimamente collegati all’esperimento di Democrazia deliberativa in corso sono: il recupero del patrimonio pubblico e la sottrazione di elementi di abbandono nell’ambito del contesto urbano».

«Per quanto riguarda i risultati del Sondaggio – ha commentato il prof. Canzano – ritengo che si possano evidenziare tratti salienti e complessivamente positivi, trattandosi di una esperienza sperimentale ed innovativa. Nello specifico i dati hanno evidenziato:

la limitata percezione di reali problemi di sicurezza cui però si unisce una richiesta di strategie condivise fra istituzioni preposte e società civile; la valutazione molto positiva (quasi sempre superiori al 65% e con punte del 90%) di una nuova destinazione d’uso per spazi/edifici pubblici attualmente in disuso, con un interesse da parte del pubblico estremamente favorevole a partecipare alle decisioni in merito (94% pro consultazione).

Per la sezione che tratta l’argomento migranti, i numeri indicano un minore interesse nell’argomento trattato, evidentemente legato alla minima esperienza dei rispondenti con questa problematica, confermata dalla bassa percentuale di conoscenza del Piano Nazionale Accoglienza Migranti del 2011 (<50%).

Sulla parte valutativa, il 68% dei rispondenti risulta soddisfatto dell’evento deliberativo e dei materiali forniti e più della metà di coloro che hanno compilato il secondo questionario dichiara di aver appreso molto da persone differenti da loro, valutando in termini positivi il ruolo svolto dal moderatore nella fase della discussione insieme alla possibilità ricevuta di affrontare gli aspetti importanti delle varie tematiche».

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