CHIKUNGUNYA, DENGUE E ZIKA’. PETTINARI: “QUALE LA PREVENZIONE?”

IL SERVIZIO DI PREVENZIONE MINISTERIALE CONTATTA LE ASL LOCALI SUL CASO DEL VIRUS CHIKUNGUNYA, DENGUE E ZIKA’.

 

PETTINARI “HO PRESENTATO UN’INTERROGAZIONE REGIONALE PER CONOSCERE LA SITUAZIONE DI PREVENZIONE ED EVENTUALE CONTRASTO DEL VIRUS IN ABRUZZO”

 

E’ stata una missiva che il Servizio prevenzione del Ministero della Salute parrebbe aver inviato  al Dipartimento Salute e Welfare – Servizio della prevenzione e tutela sanitaria della Regione Abruzzo a spingere il consigliere regionale Domenico Pettinari, vice presidente della commissione sanità in Regione Abruzzo, a presentare un’interrogazione nella quale si chiede maggiore chiarezza sul piano Nazionale di sorveglianza e risposta alle arbovirosi trasmesse da zanzare (Aedes), con particolare riferimento ai virus Chikungunya, Dengue e Zika’.

 

Nella missiva pare che le Asl siano invitate, in seguito ai casi riscontrati in Italia e in particolare quelli verificatisi a Roma , Latina e Anzio, ad attuare, negli ospedali e su tutto il territorio regionale, le misure di prevenzione e controllo come descritte nel Piano Nazionale, del 10 luglio 2017, di sorveglianza e risposta alle arbovirosi trasmesse da zanzare (Aedes), con particolare riferimento ai virus Chikungunya, Dengue e Zika. Altresì, sempre nel documento, il Ministero chiede alla Regione Abruzzo di potenziare il sistema di controllo e prevenzione, con particolare riferimento ai termini di tempestività e sensibilità, per permettere l’identificazione rapida dei casi. Lo scopo? Essere pronti ad ogni evenienza e poter mettere in campo le necessarie misure di controllo per ridurre il rischio di trasmissione, con segnalazione immediata e invio dei campioni secondo le procedure descritte nel Piano, nei casi di contagio riscontrati;

 

In Italia negli ultimi anni sono stati riscontrati nuovi casi clinici scaturenti da virus trasmessi da vettori (zanzare), come ad esempio Chikungunya, Dengue, Zika, West Nile Virus e Malaria. Tali virus, oltre a portare nel malato sintomi simili a quelli di una sindrome influenzale, della durata di una settimana, possono causare altre complicanze come rash maculo papulare, artralgia, mialgia, mal di testa, congiuntivite, etc e che  possono favorire anche l’insorgenza di sindromi più gravi a carico del sistema nervoso. Il rischio è amplificato  per soggetti più fragili come bambini, anziani e malati; 

“Ho appreso che il Servizio prevenzione del Ministero della Salute ha inviato una missiva al Dipartimento Salute e Welfare – Servizio della prevenzione e tutela sanitaria della Regione Abruzzo” commenta Domenico Pettinari “con la quale, in seguito ai casi riscontrati in Italia e in particolare quelli verificatisi a Roma, raccomanda di attuare, negli ospedali e su tutto il territorio regionale, le misure di prevenzione e controllo come descritte nel Piano Nazionale, del 10 luglio 2017. L’attuale situazione, se non mantenuta sotto controllo, con la messa in campo delle opportune iniziative del caso, nel futuro prossimo potrebbe rappresentare un fattore di rischio elevato per la salute dei cittadini, ed una emergenza territoriale nel corso della prossima stagione estiva, con la riproduzione delle zanzare e la possibile moltiplicazione di quelle infette portatrici dei virus. Pertanto ho ritenuto di interrogare il Presidente D’Alfonso e l’Assessore competente per sapere se  corrisponde al vero che il Servizio prevenzione del Ministero della Salute ha inviato una missiva al Dipartimento Salute e Welfare – Servizio della prevenzione e tutela sanitaria, della Regione Abruzzo ed inoltre per sapere  quali iniziative la Regione, unitamente alle ASL, hanno adottato o intenderanno adottare per la risoluzione del problema e se siano stati coinvolti anche i Comuni per estendere il sistema di sorveglianza su tutto il territorio regionale”.

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