AVEZZANO. Coalizione Di Pangrazio su Gal: la politica faccia un passo indietro e le associazioni trovino la soluzione più adeguata

La  vicenda del Gal  “Terre Aquilane”, che da giorni ormai riempie le cronache della stampa locale,  assume connotati propriamente politici, anche se qualcuno, per sviare responsabilità ed omissioni, cerca di raccontarla o in termini folkloristici o come una questione appannaggio della magistratura.
Ma si chiedono in molti cos’è il GAL? Il Gal è una società che, sulla base di uno specifico piano di sviluppo, alloca sui territori di tutte le regione europee risorse comunitarie provenienti dai fondi per l’agricoltura per favorire lo sviluppo delle zone rurali, erogando finanziamenti alle piccole imprese e agli enti Locali. Un progetto importante dunque su cui chi amministra la cosa pubblica dovrebbe prestare particolare attenzione visto che, grazie al lavoro di chi ha gestito il GAL fino ad oggi, nelle prossime settimane arriveranno sul nostro territorio ben 3,6 milioni di euro. Un cifra di rilievo.
Noi pensiamo  che la politica non possa assistere “impotente” al triste spettacolo in scena in questi giorni, non può nascondersi come in molti stanno facendo, tra cui questo sindaco De Angelis. La vicenda del GAL “Terre Aquilane” è un duro colpo all’immagine della Marsica. Cosa si può pensare all’esterno di un territorio che per la cupidigia di alcuni politici – si fa per dire!!! – rischia di far tornare indietro ben 3,6 milioni di euro. La Marsica è ben altra cosa del  “basso impero”  in cui in poche settimane è stata ridotta con la piena connivenza e complicità di Gabriele De Angelis sindaco pro-tempore di Avezzano.
La politica  deve fare un passo indietro e lasciare alle organizzazioni imprenditoriali il compito di gestire il GAl e non avvilupparlo tenendo nella compagine societaria troppe entità pubbliche, alcune oltretutto ormai in liquidazione.
Noi, nel valutare positivamente il lavoro svolto dal Gal Terre Aquilane in questi anni, lavoro che ha consentito l’approvazione del progetto  di finanziamento e nell’apprezzare l’impegno del presidente Di Micco e il coraggio di chi si sta  opponendo a un “gruppo di potere”, ci permettiamo di suggerire  a tutti gli “attori” protagonisti di questa vicenda di fare un passo indietro.
Sarebbe opportuno azzerare in tempi brevi i vertici del GAL, sedendosi attorno ad un tavolo, bandendo carta bollata e ricorsi e mettendo  una pietra sopra a sterili contenziosi. Occorre che le associazioni imprenditoriali, la vera anima dei Gal, prendano la situazione in mano – la politica si deve limitare a svolgere una concreta azione di supporto –  e trovino in  maniera condivisa, per il bene della Marsica,  un assetto equilibrato dei vertici della società, in grado di assicurare un governo positivo del Gal e di favorire

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