Come scegliere la carta di credito

Vista la vasta scelta di tipologie e le tante offerte sul mercato, non è affatto semplice scegliere la carta di credito migliore per le proprie esigenze. Le carte di credito offrono diversi vantaggi, ma hanno in alcuni casi anche limiti di spesa e vanno valutate le modalità di rimborso.

Un tempo la carta di credito era un “lusso” solo per chi aveva busta paga, ma oggi grazie alle carte di credito revolving senza busta paga sono accessibili a tutti. Ecco come orientarsi nella scelta!

7 aspetti da valutare per scegliere la carta di credito

Le carte di credito permettono di fare acquisti oggi e di pagare a rate o in unica soluzione la cifra spesa, ma a distanza di diversi giorni, quindi se non si ha il denaro disponibile si può spendere del denaro lo stesso, essendo però coscienti che va restituito altrimenti si incorre in problemi con la società che ha emesso la carta stessa a vostro nome.

Detto questo ecco 7 aspetti da valutare in fase di scelta della carta di credito.

  1. Confrontare le offerte online

La prima cosa da fare è confrontare le offerte online, ossia comparare costi, caratteristiche e vantaggi delle diverse carte di credito. Non è un’azione complicata, si può ricorrere ai comparatori online. Bisogna valutare diversi dettagli: l’utilizzo che si fa della carta (business o privato), il limite mensile e giornaliero (plafond), la tipologia di carta (standard o premium), il canone annuo da pagare e le commissioni quando si preleva del contante in Italia o all’estero.

  • Valutare il canone annuo

La concorrenza è davvero tanta, ecco perché sempre più istituti di credito propongono offerte competitive e soluzioni a zero spese, ossia senza il pagamento di canone annuo. Sono specialmente le banche online a proporre carte di credito a zero spese. Un normale canone annuo oscilla dai 35€ ai 130€. In caso di canone annuo nullo, controllate bene le commissioni al momento del prelievo.

  • Valutare il limite di spesa mensile

Il plafond base è il limite di spesa mensile e solitamente si aggira intorno ai 1500€, ma può anche essere superiore nel caso di una necessità maggiore.

  • Valutare il costo delle commissioni

Le commissioni si aggirano intorno al 0,3% della spesa (non all’estero che possono arrivare anche al 5%).

  • Controllare costi di blocco o sostituzione

Non bisogna sottovalutare il servizio di assistenza. In caso di furto o smarrimento o clonazione della carta, sarà l’assistenza tramite il numero verde a bloccare immediatamente la carta per impedirne un uso illecito. La chiamata per il blocco carta deve essere gratuita, così come solitamente anche la sostituzione della carta (che ovviamente avrà una numerazione diversa dalla precedente). Molte società, in caso di urgenza e necessità, rilasciano in tempi rapidi una carta sostitutiva d’emergenza e offrono la possibilità di un anticipo in contanti (con interessi). Risulta molto importante valutare le tempistiche.

  • Valutare se si viaggia spesso

Se viaggiate spesso meglio scegliere il circuito Visa che è il più famoso al mondo e rispetto a Mastercard ha tassi di cambio più bassi.

  • Valutare le modalità di rimborso

Le modalità di rimborso di alcune spese che la Banca anticipa per noi possono essere diverse: a saldo, ovvero la modalità classica con rimborso in un unico addebito il mese seguente, rateale, quando avviene a rate, prepagata, ovvero con rimborso immediato e infine revolving, ossia a rate di importo variabile. Le carte di credito revolving senza busta paga (come carta Easy Compass, carta Aura Findomestic, Flexia Unicredit, Cartattiva Agos) ad esempioconsentono di rateizzare gli acquisti fatti e gravare meno quindi sul bilancio mensile del possessore della carta. La Banca non ha garanzie e si assume un alto rischio, poiché il cliente non ha reddito dimostrabile. I tassi di interesse infatti sono più alti delle carte di credito revolving normali. Sono la soluzione ideale per casalinghe, disoccupati e studenti che non hanno reddito.

Revolving senza busta paga

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