COMUNI CICLABILI 2018/2019: al via la seconda edizione

Luglio 2018 – FIAB-Federazione Italiana Amici della Bicicletta ha dato il via alla seconda edizione di ComuniCiclabili (www.comuniciclabili.it), il progetto che, nel primo anno, ha già assegnato la bandiera gialla della ciclabilità italiana a 69 comuni, riconoscendo e valutando l’impegno di ciascuno in politiche e interventi concreti per lo sviluppo di una mobilità in bicicletta e, dunque, sempre più sostenibile per l’ambiente e per le persone.

In Abruzzo sono dieci le località insignite del prestigioso riconoscimento ed entrate a far parte della rete di Comuni che vogliono migliorare il loro livello di accoglienza per i ciclisti, siano essi residenti che turisti.

Da nord a sud i Comuni Ciclabili abruzzesi sono Tortoreto, Corropoli, Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Pineto, in provincia di Teramo; Montesilvano e Pescara, in provincia di Pescara; Francavilla al Mare, Ortona e Rapino, in provincia di Chieti.

 

Il primo obiettivo di ComuniCiclabili è quello di incentivare i territori a fare sempre meglio per agevolare la scelta della bicicletta come mezzo di trasporto in ogni ambito, dagli spostamenti quotidiani di bike-to-work e bike-to-school al tempo libero, fino alle vacanze in sella. Si va ben oltre il semplice conteggio di piste ciclabili presenti, proponendo una vision di “città possibile” che “ispira” il singolo comune già nel momento in cui l’amministrazione compila la scheda di adesione e prende coscienza sia dei risultati raggiunti sia delle molte iniziative che è possibile mettere in campo per migliorarsi.

 

La seconda edizione di ComuniCiclabili arriva con alcune novità: innanzitutto la validità del riconoscimento ‘Comune Ciclabile’ diventa biennale. Una scelta che, se da un lato permette al singolo comune di utilizzare al meglio il riconoscimento assegnatogli anche in termini di comunicazione, dall’altro lo incentiva a mantenere, e anche a migliorare nel tempo, gli standard di ciclabilità che hanno determinato il punteggio, da 1 a 5 bike smile, indicato sulla bandiera gialla.

 

Sostanzialmente invariati i parametri di valutazione nelle 4 aree d’intervento che portano all’assegnazione del relativo grado di ciclabilità di un territorio. Da quest’anno, però, si alza gradualmente l’asticella e per candidarsi il comune deve possedere almeno 3 requisiti tra quelli richiesti (erano due lo scorso anno), di cui almeno uno nell’area infrastrutture urbane (“ciclabili urbane” e/o “moderazione traffico e velocità”) e gli altri due nelle restanti 3 aree di valutazione (“cicloturismo”, “governance” e “comunicazione & promozione”).

 

Vi è una sola significativa novità inserita tra i parametri di valutazione: si tratta della presenza dell’assessore con delega allo “SPAZIO PUBBLICO BENE COMUNE”, poiché “lo spazio urbano è il bene comune per eccellenza delle nostre città e la bicicletta è l’unica vera soluzione per recuperarlo, tutelarlo e valorizzarlo”, dice Alessandro Tursi vicepresidente FIAB e responsabile del progetto.

Creare questa delega ad hoc è per i comuni un’operazione a costo zero e attuabile in tempi stretti, che tuttavia introduce nel dibattito pubblico questo tema fondamentale, che va ben al di là delle politiche pro bici o pro ciclisti, ma induce a riflettere sul concetto stesso di città e di condivisione degli spazi urbani. Non è un caso che di recente ComuniCiclabili abbia stretto un partenariato con l’INU – Istituto Nazionale di Urbanistica, perché ormai il dibattito urbanistico pone sempre più al centro il tema della ciclabilità come indispensabile per la soluzione ai problemi delle aree urbane e dell’economia urbana.

 

In Abruzzo le associazioni FIAB sono molto attive e hanno fattivamente contribuito alla pianificazione della mobilità ciclistica regionale, con la proposta di legge sulla mobilità ciclistica, poi concretizzatasi nella LR 8/2013, antesignana della Legge Nazionale approvata nei primi mesi di questo anno (Legge 2/2018); la battaglia per la gratuità del trasporto delle biciclette sui treni regionali; la realizzazione del tratto regionale della Ciclovia Adriatica, con il progetto Bike to Coast; il supporto alle amministrazioni per azioni e politiche a favore della mobilità ciclistica urbana e del turismo in bicicletta; la disseminazione di buone pratiche tramite seminari, corsi, convegni, pubblicazioni, ecc.

 

La validità del progetto ComuniCiclabili è stata apprezzata anche a livello europeo da parte di ECF – European Cyclists’ Federation di cui FIAB è socio fondatore e referente per l’Italia. “Attraverso ComuniCiclabili, FIAB ha mostrato in ambito europeo il livello delle proprie competenze e professionalità – dice Alessandro Tursi responsabile del progetto e vice presidente di FIAB e di ECF – L’esperienza maturata con questa iniziativa Made in Italy sarà un valido riferimento per progetti simili da estendere su scala europea”.

 

“Speriamo” continua Alessandro Tursi “che numerose altre amministrazioni abruzzesi, in primis quelle costiere, attraversate dalla Ciclovia Adriatica, ma anche i Comuni capoluogo – Teramo, L’Aquila e Chieti – aderiscano all’iniziativa ed entrino nella rete, per iniziare a mettere in campo sempre più azioni virtuose che trasformino lo spazio urbano in uno spazio comune, fruibile da tutti, e non solo dalle auto”.

 

Le amministrazioni locali che si iscrivono a ComuniCiclabili entro settembre, riceveranno la bandiera gialla entro l’anno. Tutte le info e le modalità su www.comuniciclabili.it.

 

 

 

 

Per maggiori informazioni: www.comuniciclabili.it – www.fiab-onlus.it

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