Confagricoltura Abruzzo: I piani di controllo e abbattimento dei cinghiali messi a rischio dalla mancata riorganizzazione della Polizia Provinciale

Con una nota trasmessa al Governatore della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, all’’Assessore Agricoltura Dino Pepe e all’Assessore Ambiente Donato Di Matteo Confagricoltura Abruzzo sollecita il Governo regionale ad assumere iniziative per la mantenere alla polizia provinciale i compiti già egregiamente svolti a favore del mondo agricolo.“La riorganizzazione della Polizia Provinciale, ormai alla fine del percorso istituzionale sembra prevedere la dispersione in vari Enti, del personale attualmente dipendente nelle 4 Provincie abruzzesi facendo perdere molto del bagaglio professionale specializzato nel presidio del territorio.” afferma Concezio Gasbarro Presidente di Confagricoltura Abruzzo

Confagricoltura Abruzzo informa che anche stavolta la nostra Regione è una delle ultime, in compagnia di Liguria e Umbria, a non aver riprogrammato per tempo la definitiva ristrutturazione di questi vitali servizi per il mondo agricolo. Occorre ricordare che in carenza delle funzioni svolte dalle polizie provinciali verrà a mancare la regolare attuazione dei piani di controllo e di abbattimento a prevenzione dei danni alle colture agrarie come pure ricordato di recente dalla Corte costituzionale intervenuta nel merito della L. 157/92.

Questa inerzia ci sorprende non poco visto che l’Assessore Pepe ha avuto il merito di riavviare, nei giorni scorsi, un proficuo tavolo di lavoro per affrontare di petto questa vera e propria emergenza. Gli impegni presi in quel tavolo tra i quali di mettere rapidamente in esecuzione i piani di abbattimento, ove questi siano stati approvati, saranno di fatto elusi per mancanza dell’ organo di controllo e di gestione.

La procedura di avvalimento delle Polizie Provinciali da parte della Regione più volte prospettataci nelle settimane scorse non sembra trovare concretezza in atti, ed è per questo che rivolgiamo il presente appello nel mettere in campo ogni utile azione che, se pur limitata nel tempo, consentirebbe il permanere delle funzioni e la  futura definitiva strutturazione e legittimazione di questo importante servizio indispensabile per noi agricoltori”. Conclude il Presidente Gasbarro

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