COVID-19, ARRIVA L’ESERCITO NELLA FABBRICA CHE PRODUCE RESPIRATORI POLMONARI: “TURNI FINO A 15ORE, SI LAVORA COME IN GUERRA”

Alle porte di Bologna c’è una fabbrica che da giorni non si ferma mai. È un’azienda di 35 dipendenti, di Valsamoggia, e produce un bene cruciale per la lotta alla Covid-19: i ventilatori polmonari che danno respiro ai pazienti ricoverati nelle terapie intensive d’Italia. «Da oggi i militari entreranno a far parte del nostro organico», spiega alla ‘Stampa’ Gianluca Preziosa, direttore generale di Siare Engineering. I vertici dell’azienda sono stati convocati una settimana fa dal premier Giuseppe Conte per un incontro con la Protezione civile, e da qui è nato un piano straordinario per triplicare la produzione e reggere all’emergenza: dagli attuali 160 respiratori al mese a 500, fino a raggiungere il totale di 2.000. Per tenere questi ritmi entreranno in azione, a supporto, anche 25 tecnici dell’esercito.Da martedì tutti i piani di lavoro sono saltati, si lavora sabato e domenica, «c’è gente che arriva a fare 12, 14, chi persino 15 ore al giorno», dice il dirigente. «Qualche signora del personale ha le piaghe alle mani a forza di avvitare raccordi».

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