Delocalizzazione Honeywell, Bracco: “Decisione devastante per 420 famiglie”

(ACRA) – “Piena e incondizionata solidarietà ai 420 lavoratori della Honeywell di Atessa che ieri sono venuti a conoscenza della notizia secondo la quale, a partire dal prossimo mese di aprile, saranno messi in mobilità. La vicenda è assai grave in quanto moltissime di queste persone non sono più giovanissime per gli standard contemporanei del mercato del lavoro e quindi una loro nuova ricollocazione in esso troverà purtroppo non pochi ostacoli”. E’ questa parte della nota stampa che il Consigliere regionale Leandro Bracco ha diramato stamane e che riguarda lo stabilimento produttivo Honeywell della Val di Sangro i cui vertici, nella giornata di ieri, hanno comunicato che a causa della competitività sempre più ridotta dei motori diesel, lo stesso stabilimento atessano cesserà le proprie attività nel corso del 2018.

“Sinistra Italiana Abruzzo – prosegue Bracco – si associa convintamente a quanto affermato poche ore fa dal ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda il quale, dopo aver spiegato da un lato che il dicastero di cui è titolare si era reso disponibile per sostenere programmi di investimento e innovazione al fine di scongiurare la chiusura della fabbrica di Atessa e, dall’altro, aver ricevuto dal colosso statunitense un secco rifiuto, ha parlato di una decisione estremamente grave assunta dalla multinazionale del New Jersey. Aggiungo – sottolinea Bracco – che la scelta di Honeywell è stata purtroppo presa senza tenere in minima considerazione la dedizione, l’impegno e il sacrificio che moltissimi operai, in quella fabbrica, hanno profuso in anni e anni di attività lavorativa. Quelle persone non sono state trattate in maniera dignitosa bensì come se fossero dei meri oggetti che, dopo l’uso, sono stati scaricati e lasciati al proprio destino. Centinaia di lavoratori – rimarca Bracco – i cui nuclei familiari si sostentavano solamente grazie al salario di chi era alle dipendenze del colosso americano. Nuclei familiari che ora, sotto l’aspetto economico, si ritrovano allo sbando e senza alcun punto di riferimento”. “Io e l’intera segreteria regionale del mio partito – evidenzia l’esponente di Sinistra Italiana – stiamo dalla parte degli operai e della loro dignità. L’atteggiamento di coloro i quali non si fanno problemi quando si tratta di speculare e che nel nome del mercato mettono fine alla stabilità e armonia di centinaia di famiglie, non ci appartiene affatto”. “Mi auguro – conclude Leandro Bracco – che a livello istituzionale si possa almeno trovare una soluzione che minimizzi al massimo l’impatto già traumatico che in queste ore stanno purtroppo vivendo 420 lavoratori”. (Com/ga)

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