DI GIROLAMO (M5S): CHI NON COLLABORA PERDE IL REDDITO E QUANTI COLLABORANO DIPENDE DAI PUC

In merito alle due persone di Pratola Peligna che, percependo il reddito di cittadinanza, hanno rifiutato la partecipazione a Progetti Utili alla Collettività (PUC) attivati dal Comune, le regole sono molto chiare: la mancata partecipazione al progetto al quale si viene assegnati comporta la decadenza dal beneficio. Non ci sono giustificazioni che tengano: chi, essendo nelle condizioni di svolgere un lavoro utile e avendo firmato il patto per il lavoro e/o il patto per l’inclusione sociale, nega la propria disponibilità a collaborare non può più percepire il reddito di cittadinanza.

Lascia, invece, perplessi la Sindaca di Pratola Peligna quando lamenta che nella città da lei amministrata, su 180 percettori di reddito di cittadinanza, una sola persona svolge lavori utili alla collettività. Il coinvolgimento dei percettori di reddito di cittadinanza in attività lavorative utili alle comunità locali dipende anche dai progetti che l’amministrazione comunale riesce a mettere in campo ed attivare. Leggendo le dichiarazioni della Sindaca non si può non osservare che a Pratola Peligna, a fronte di 180 potenziali prestatori d’opera nei PUC, probabilmente è stato attivato un numero insufficiente di progetti. Per un maggiore coinvolgimento dei percettori di reddito di cittadinanza, nulla impedisce all’Amministrazione di Pratola Peligna di proporre ulteriori progettazioni per offrire servizi alla cittadinanza.

Il Reddito di cittadinanza è stata la misura che ha evitato danni sociali ben peggiori di fronte alla crisi economica globale scatenata dalla pandemia e che ha permesso a milioni di Italiani di conservare un minimo di dignità in un momento storico tra i più difficili della storia della Repubblica Italiana. Nessun abuso né strumentalizzazione di questo strumento di civiltà può essere tollerato.

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