Di Pangrazio alle associazioni di categoria: «Avanti per la crescita della città senza rallentamenti»

Non solo le tante cose fatte, ma anche le iniziative intraprese e in corso d’opera e una panoramica sui progetti che saranno le fondamenta di attività destinate a mutare fisionomia e orizzonte di Avezzano, da portare avanti in continuità con l’azione svolta in questo primo quinquennio alla guida della città. Sono questi i temi al centro degli incontri tra il sindaco candidato Giovanni Di Pangrazio e gli associati della Confartigianato e della Confcommercio, tenutisi lunedì 5 e martedì 6 giugno nelle rispettive sedi delle Associazioni.

Un dialogo serrato, in cui sono stati affrontati argomenti cruciali, dalla sicurezza, ai collegamenti, al lavoro, alla lotta all’abusivismo. Giovanni Di Pangrazio ha portato all’attenzione dei cittadini dati e fatti: dall’installazione di circa sessanta telecamere di sicurezza, un sistema costruito ex novo e oggi in fase di messa a regime quasi ultimata, alla costituzione dell’Assemblea dei sindaci, con la concertazione di tante questioni fondamentali per il territorio, alle realizzazioni in ambito di preservazione dell’ambiente e riorganizzazione del Cam, ai protoccolli per il sostegno alle attività produttive, ma anche le criticità che investono il territorio marsicano, da affrontare in sinergia con i sindaci dei paesi più esposti a certe problematiche.

«Abbiamo fatto molto in questi anni, e molto vi è da fare, ma procediamo con la soddisfazione di aver sradicato situazioni critiche che, al momento del nostro insediamento, erano ormai croniche, e di aver dato un assetto e un volto nuovo alla città», ha sottolineato il sindaco Giovanni Di Pangrazio. «E’ con questo spirito che andiamo avanti, e ci approntiamo a lavorare, anche di concerto con le associazioni cittadine, per continuare quanto intrapreso e dare seguito a progetti di ampio respiro che ci permetteranno di rafforzare Avezzano e di procedere con le fasi successive per lo sviluppo e la valorizzazione della nostra bella città. Qualcuno mi ha chiesto cosa farò nei primi cento giorni di mandato: semplicemente, continuerò a lavorare come fatto finora. Io non avrò bisogno di ‘ambientarmi’, studiare la macchina amministrativa, la conosco bene e andremo avanti spediti verso la concretizzazione degli obiettivi prefissati, e questa è già una garanzia per la città».

Redazione ilfaro24.it

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