Dimissioni Lorenzin, replicano i consiglieri: false ricostruzioni. Era un sindaco assente con atteggiamenti arroganti


 “Cappadocia è fatta di gente per bene e non di criminali e Lorenzin dimostra ancora di non conoscere il paese. Da lui sono false ricostruzioni, mentre invece è stato un sindaco assente con atteggiamenti arroganti”. E’ quanto affermano Eleonora Pensa, Paolo Agostini e Leonardo Sterpetti alle accuse farneticanti dell’ormai ex sindaco Lorenzin alle sue affermazioni rilasciate a seguito delle dimissioni da primo cittadino.

“Lorenzin”, dicono, “non ha spiegato minimamente il perché delle sue dimissioni certificando ancora una volta il suo fallimento politico e la sua inadeguatezza a ricoprire il ruolo di sindaco, solo il nostro senso di responsabilità e il nostro incondizionato amore verso il nostro paese ha permesso in questi anni di raggiungere degli obiettivi.

Cappadocia è fatta di gente perbene e rispediamo al mittente la gravissima accusa di persone che si comportano in modo “politicamente criminale”.

Con queste parole dimostra ancora di non vivere il paese e di non conoscere minimamente le persone che lo animano.

Nei 22 mesi di amministrazione, la presenza dell’ex sindaco in comune è sempre stata sporadica dimostrando l’assoluto disinteressamento alle problematiche quotidiane tipiche dell’ente e dei cittadini di un paese di montagna come il nostro. Goffo, addirittura, il tentativo di mascherare il suo attivismo amministrativo negli ultimi mesi che, guarda caso, ha coinciso con la sua candidatura a consigliere regionale, naufragata miseramente con poche decine di preferenze, dimostrazione del fatto che lui non ha mai avuto un sano e disinteressato elettorato.

Solo la nostra costante presenza ed il nostro attivismo ha permesso di realizzare alcuni dei punti qualificanti del nostro programma elettorale.

Questi, sono stati purtroppo limitati dal suo atteggiamento arrogante e saccente che non ha permesso di realizzarne altri per giunta in condivisione con le associazioni presenti sul territorio.

L’ex sindaco ha la responsabilità di essere stato il vero artefice dello sfaldamento della maggioranza perché la quasi totalità delle scelte dell’amministrazione sono state gestite da lui personalmente con una visione miope senza la democratica condivisione con i consiglieri di maggioranza.

Questa è la verità dei fatti pertanto le ricostruzioni false dell’ex sindaco vanno respinte con fermezza, Cappadocia ha bisogno di una amministrazione attenta alle reali esigenze dei cittadini e in questa ottica ci rivolgiamo da subito ai tanti che come noi hanno nell’animo l’attaccamento incondizionato e l’interesse esclusivo dello sviluppo del territorio”.

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