DONATO ANGELOSANTE DIRIGE CONSCIENTIOUS

“Conscientious. Coscienzioso. Per far in modo che la coscienza non sia solo una breve pausa fra un’azione e l’altra…” Questa una delle frasi recitate dai giovani attori che hanno dato vita allo  spettacolo andato in scena presso l’Auditorium E. fermi di Celano.

Che poi a recitare monologhi sul tema delle legalità giovanili siano stati proprio attori giovani e giovanissimi fa si che la potenza del messaggio raggiunga ancor più facilmente e in maniera puntuale  gli stessi referenti, i giovani per l’appunto. Conscientious,  scritto e diretto dal regista e drammaturgo Donato Angelosante Junior, ha colpito in maniera potente l’animo di chi è accorso alla rappresentazione teatrale. Sold out per un evento che con garbo e tanta arte ha messo in scena le problematiche giovanili viste attraverso lo sguardo dei protagonisti principali: invadenza della tecnologia, droga, fumo, alcool, cyberbullsimo, bullismo, rapporto con il mondo degli adulti. Una drammaturgia che attraverso un linguaggio ora pop, ora neorealista, minimalista e simbolista, ha scoperto le ferite senza l’intenzione di leccarle, semmai di trovare con urgenza una cura. Scene intese come quadri smontabili, montati e rimontati rispettando una gerarchia assoggettata solo al potere della bellezza e della filosofia, forse le uniche vere armi a disposizione per combattere le brutture e le distorsioni di un mondo quasi sull’orlo di una futura distopia. Sono passati migliaia di anni, ma già gli antichi greci la sapevano lunga in materia. Peccato che spesso e volentieri l’uomo non sappia far tesoro degli antichi insegnamenti, reputandoli per l’appunto vecchi e retorici, o almeno incapaci di guardare un mondo che corre troppo velocemente.  Ma la terra, da che  mondo è mondo, corre sempre alla stessa velocità, casomai  siamo noi ad averne una percezione diversa a seconda dei tempi  e degli angoli di osservazione. E allora forse sarebbe il caso di fare un passo indietro, non inteso come retrocessione, casomai possibilità di percezione con lentezza, quella  necessaria ad esaminare la vita con i ritmi giusti anche e soprattutto per non farsi fagocitare da eventi che non abbiamo neanche il tempo di conoscere, figurati di capire, quantomeno di combattere. 

Straordinarie le performance dei giovani attori, declinate ora sul registro dell’espressività figurativa ora sul registro dell’interpretazione intesa quale espressione di ciò che di profondo alberga l’animo. Spesso hanno toccato livelli molti alti di introspezione toccando le corde nascoste dell’emozione, scoprendo nervi e sangue, urlando ai quattro venti la loro rabbia di ragazzi che hanno già maturato la giusta consapevolezza per capire che le cose non vanno come dovrebbero. Applausi scroscianti e pubblico entusiasta hanno fatto da cornice ad un evento di grande spessore. Una regia capace di alternare e coniugare continuamente la drammaturgia con la leggerezza, l’alto e il basso, frullando tutti i tipi di musica e gli stati d’animo, tutti i registri recitativi in un vortice produttore di un caos apparente, in realtà  un caos controllato, dove l’unica forza motrice è la ricerca disperata dell’ordine, della geometria, della bellezza, del recupero di ciò che è sano e quindi portatore di valori rinnovati. Ad impreziosire la cornice l’importanza della presenza delle istituzioni, le prime ad essere chiamate in campo per fenomeni oggi in aumento costante: la politica,  le forze dell’ordine e la scuola. Ospiti della serata il Vice Sindaco Ezio Ciciotti, il  Comandante della Caserma Carabinieri di Celano Luogotenente CS Pietro Finanza, La Dirigente Scolastica Prof.ssa Franca Felli e la Dirigente Scolastica Prof.ssa Maria Gigli. Entrambe le Dirigenti, invitate sul palco a far da madrine per l’evento,  si sono schierate in prima fila per combattere fenomeni che fino a ieri sembravano avere voce soffocata ma che oggi sempre più riempiono le pagine della cronaca, soprattutto il bullismo, alcool e droghe il cui uso è in forte  aumento presso le fasce più giovani.

Parole di elogio da parte delle due Dirigenti per il regista Angelosante  per aver trovato i giusti toni nei confronti di temi così delicati. Un lavoro lungo e impegnativo che ha messo in luce nuovi talenti artistici che vantano in realtà anni di preparazione e nei confronti dei quali va tutta la nostra ammirazione: Anastasia Tirabassi, Brunella Leombruni, Chiara Ranalletta, Domitilla Alfonsi, Elena Tomei, Eleonora Clemente, Eleonora Ranalletta, Elia Contestabile, Ernani D’Alessandro, Fabrizio Ciccarelli, Fabrizio Iulianella, Federica Di Loreto, Francesca Antonucci, Francesco Pestilli, Giorgia Colantoni, Lilia Marcanio, Massimiliano Tarola, Nicolas D’Ovidio, Nicole Soricone, Nunzia Biocca, Serena Pecce, Vedat Hasallari,  con l’intervento speciale delle attrici Maria Pia Barbati e Gabriella Paris.

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