DRAMMA DELLA SOLITUDINE| ANZIANA 70ENNE RINVENUTA MORTA NELLA SUA VILLETTA DOPO DUE ANNI

 È stato certamente un malore a causare la morte di M. B., la donna di 70 anni trovata senza vita nel tardo pomeriggio di venerdì nella sua villetta in provincia di Como. Per due anni nessuno l’ha disturbata. Non un venditore di pentole, un vicino di casa, un parente alla lontana. Nessuno. M. era la solitudine fatta persona. Come tanti anziani nella sua situazione, aveva ceduto la nuda proprietà e tenuto per sé l’usufrutto. In un giorno imprecisato dell’autunno del 2019 si è seduta su quella sedia, dove un malore le ha staccato la spina. La morte istantanea che tutti sognano, la morte solitaria che tutti temono. Qualche mese dopo è arrivata la pandemia e i vicini hanno pensato che M. si fosse trasferita, ma evidentemente la conoscevano talmente poco da ignorare che non aveva altri affetti presso cui rifugiarsi. C’è voluto il vento di questi giorni per attirare l’attenzione non tanto su di lei, ma sugli alberi del suo giardino. Temendone la caduta, qualcuno ha chiamato il nudo proprietario, lui ha cercato M. e i vigili del fuoco hanno scassinato la porta, trovando sulla sedia del tinello quel che ne restava. In molti di noi è ancora presente la memoria delle famiglie ramificate e caotiche dell’Italia contadina, al cui interno le solitudini si sopportavano e accudivano a vicenda. Invece la famiglia moderna è ridotta a un pugno sempre più stretto: due coniugi e un paio di figli, quando va bene. E quando non ci sono nemmeno i coniugi e i figli, si  muore soli. E si vive soli, che è quasi peggio.

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