FOSCHI – LEGA – SU MOZIONE PER LAVORI ALL’ELISOCCORSO DI PESCARA

“L’Elisuperficie di Pescara va riaperta e anche con urgenza per restituire un servizio essenziale alla città, ovvero quello dell’Elisoccorso. Nel merito ho già depositato una mozione per aprire il dibattito in Consiglio comunale e sapere se siano state effettuate le prove di staticità annunciate la scorsa estate dall’ex manager Mancini, quale ne sia stato l’esito, e per impegnare il sindaco Masci e la giunta a individuare nel prossimo bilancio le risorse necessarie per la riqualificazione del parcheggio sottostante l’elisuperficie, restituito al patrimonio comunale, anche aprendo una interlocuzione con la Regione Abruzzo”. Lo ha annunciato il Presidente della Commissione Mobilità e Sicurezza ufficializzando la mozione già depositata e che dovrebbe essere discussa dal Consiglio comunale nella seduta fissata per lunedì 9 dicembre.

“Dall’11 marzo 2017 è in atto un paradosso amministrativo che di fatto ha privato la città di Pescara e il suo nosocomio di un servizio di eccellenza, come l’elisoccorso con atterraggio dei mezzi a due metri dal Pronto soccorso – ha ricordato il Presidente Foschi -: fino al 29 gennaio 2017, il 118 ha infatti garantito il soccorso, in vigore da anni, con un elicottero A/109 Airclass Marche I-ETIC. Dal 29 gennaio all’11 marzo 2017 il vecchio mezzo è stato dismesso per revisioni varie e l’elisoccorso si è svolto con l’utilizzo di un mezzo Agusta A/109 Marche I-CLOE. Nel frattempo, a metà febbraio 2017, è arrivato a Pescara il nuovo elicottero AW 169 marche I-KIRA, primo elicottero a operare in Italia per la Inair Aviation  ( oggi Babcock MCS Italia ).  Il nuovo mezzo è però rimasto chiuso nell’hangar dell’aeroporto per diverso tempo a causa della preparazione e dell’adeguamento al servizio di elisoccorso, un vero ‘delitto’ considerando che parliamo di una macchina costata 12 milioni di euro e considerata un vero ospedale volante. E poi è scoppiato il ‘caso’: alla vigilia del suo impiego infatti, con sorpresa, gli addetti ai lavori si sono accorti che il nuovo elicottero, il cui peso massimo al decollo è di 4,5 tonnellate, era troppo pesante per l’elisuperficie dell’Ospedale Civile di Pescara che è omologata solo per 3,5 tonnellate. Questo significa che dal marzo 2017, da due anni e mezzo, l’elicottero non può più atterrare sul silos di Via Fonte Romana dopo aver recuperato i feriti o malati gravi, ‘casi’ per i quali il 118 utilizza  solitamente l’elisoccorso proprio per velocizzare al massimo l’assistenza e il trattamento dei pazienti. Da due anni e mezzo i pazienti, feriti o malati gravi, dopo l’atterraggio dell’elicottero sul piazzale dell’Aeroporto d’Abruzzo, vengono dunque trasferiti nel Pronto Soccorso dell’Ospedale ‘Spirito Santo’ a bordo di una normale – seppur attrezzata – autoambulanza, costretti a viaggiare in mezzo al traffico pescarese, vanificando il veloce intervento del mezzo aereo. Questo significa che il malato o ferito viene potenzialmente messo a serio rischio e i costi per il servizio aumentano vertiginosamente innanzitutto perché il percorso in ambulanza allunga sicuramente i tempi di intervento del personale medico; in secondo luogo i costi lievitano in quanto il trasporto è stato affidato ad un privato pagato con i soldi pubblici  e sino a oggi sono stati spesi oltre 100mila euro. Non solo: oggi sappiamo che dal 10 giugno 2019 l’ENAC, l’Ente Nazionale di Aviazione Civile, non ha rinnovato la concessione al gestore dell’impianto di elisuperficie responsabile anche del servizio antincendio. Nel frattempo l’ex Dirigenza della Asl di Pescara ha annunciato di aver commissionato delle nuove prove di carico sull’Elisuperficie adiacente il Pronto Soccorso dell’Ospedale civile, prove che sarebbero state eseguite, ma di fatto nulla abbiamo saputo degli esiti di quei test. Addirittura lo stesso ex manager Mancini ha annunciato lo scorso 29 giugno l’esito positivo delle prove e di aver inviato tutto all’Enac per ottenere le autorizzazioni necessarie alla riattivazione della struttura oggi dismessa. Ma – ha continuato il Presidente Foschi ricostruendo il puzzle – di fatto l’Enac sostiene ancora oggi di non aver mai ricevuto le sopracitate documentazioni e dunque all’orizzonte non si profilano alcuna riapertura della superficie né tantomeno la ripresa degli atterraggi dell’elicottero adibito a Elisoccorso. È chiaro che oggi siamo dinanzi a un’impasse che rende obbligatorio il coinvolgimento di altre Istituzioni, quali la Regione Abruzzo e il Comune di Pescara per restituire a Pescara un servizio perso che è di vitale importanza. Per questa ragione ho presentato una mozione in cui impegniamo il sindaco Masci, anche nella sua veste di Presidente del Comitato Ristretto dei Sindaci, e la Giunta affinché venga celermente verificato ‘a che punto sono le prove di staticità e di carico, ovvero se siano state effettivamente eseguite; quale sia stato l’eventuale esito dei test; se oggi siano necessari lavori supplementari e di adeguamento o, nel caso, se sia già stata inoltrata istanza all’Enac per il pieno utilizzo dell’Elisuperficie; impegniamo il sindaco a relazionare al Consiglio comunale, entro massimo gennaio 2020, su tali quesiti semmai fosse necessario un approfondimento; infine ad attivare una interlocuzione con la Regione Abruzzo per il reperimento delle risorse eventualmente necessarie per la realizzazione dei lavori di riqualificazione del parcheggio con elisuperficie, tornato nel patrimonio del Comune di Pescara, lavori comunque necessari e da prevedere nel redigendo bilancio comunale, annualità 2020”.

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