Guida sotto effetto di stupefacenti, cosa dice la legge

Guidare sotto l’effetto di sostanza stupefacenti rappresenta un rischio incalcolabile, non solo per chi lo fa ma per l’interra collettività. Basta dare una rapida occhiata ad alcuni fatti di cronaca degli ultimi anni per notare il pericolosissimo mix tra guida di autovetture e droga. Una miscela micidiale che spesso si tramuta in tragedia.
Cosa dice la legge italiana, per quanto riguarda questa purtroppo ricorrente pratica? Andiamo a vedere le conseguenze perviste dalla norma in materia di guida sotto all’effetto di stupefacenti.

La necessità dei controlli

Per poter applicare i provvedimenti relativi alla guida sotto effetto di sostanze stupefacenti, deve prima essere dimostrato il reato. Per farlo, le forze dell’ordine devono procedere all’applicazione delle sanzioni previste dal Codice della Strada nei confronti del conducente in difetto. Ovvero, devono accertare l’effettivo abuso di sostanze stupefacenti da parte dell’automobilista fermato. Lo strumento per farlo è rappresentato in particolare dal “Kit triage” e dal “Drug wipe”. Soltanto una volta che sia stata accertata l’infrazione scattano le relative sanzioni.

Quali sono le sanzioni previste per chi guida in stato di alterazione psico-fisica?

Cosa afferma il Codice della Strada in riferimento all’automobilista sorpreso alla guida in evidente stato di alterazione psico-fisica a seguito dell’assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope? Chiunque lo faccia viene punito con una multa il cui importo può andare da un minimo di 1.500 euro sino ad un massimo di 6mila. Cui si va ad aggiungere l’arresto, con una pena detentiva che può variare da sei mesi ad un anno e la sospensione della patente per un periodo che può oscillare da uno a due anni, sanzione che si raddoppia ove il veicolo condotto appartenga a persona estranea al reato.
Non finisce però qui, considerato che una recidiva nel corso del triennio successivo fa scattare la revoca della patente. Inoltre, la condanna fa scattare la confisca del veicolo, con l’eccezione prevista nel caso in cui appartenga ad una persona estranea agli eventi.

Cosa accade in caso di incidente?

La questione muta poi forma nel caso in cui una persona la quale ha assunto droghe abbia causato un incidente, in quanto le sanzioni vengono raddoppiate con il logico corollario rappresentato dalla revoca della patente.
Ove poi il guidatore in preda agli effetti delle sostanze stupefacenti abbia causato un sinistro in cui si siano verificati decessi o lesioni, il carcere diventa una certezza. Alla revoca della patente si può infatti aggiungere un periodo di detenzione tale da poter arrivare sino a 12 anni.
L’ultima postilla è quella relativa alla quantità di droga assunta dal conducente fermato dalle forze dell’ordine. A differenza di quanto accade per la guida in stato di ebbrezza, in cui il tasso alcolemico è considerato normale sotto un certo limite, per gli stupefacenti non ci sono limiti da riscontrare. Basta infatti che sia accertato lo stato di alterazione per mettere nei guai l’automobilista.

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