I LAVORATORI DEL SAN RAFFAELE DI SULMONA SI MOBILITANO CONTRO I LICENZIAMENTI

Torna drammatica la situazione alla Clinica San Raffaele di Sulmona. L’azienda  ha  di  nuovo  riattivato la procedura di licenziamento per 11 lavoratori (infermieri, operatori socio sanitari, ausiliari e fisioterapisti) per le problematiche inerenti le prestazioni sanitarie della riabilitazione spinale (codice 28) per le quali la Regione Abruzzo non ha adeguato il budget economico per il 2019.

Le  OOSS  Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno contestato i licenziamenti ed hanno chiesto all’azienda il ritiro immediato degli stessi dichiarando la mobilitazione di lavoratrici e lavoratori della clinica sulmonese. E’ bene precisare che la riabilitazione  spinale (cod 28) è una eccellenza sanitaria, unica in Abruzzo, che la Clinica San Raffaele assicura in regime di accreditamento con il servizio sanitario pubblico con  25 posti letto che vengono occupati anche da pazienti che vengono a curarsi da fuori regione, generando introiti finanziari per la Regione Abruzzo.

Le OOSS  ritengono indispensabile il mantenimento dei livelli occupazionali e ricorreranno a tutte le azioni di lotta a tutela del lavoro e di un servizio sanitario importantissimo per il territorio  in considerazione dell’alta professionalità posseduta dai lavoratori e dalla specificità che l’unità spinale rappresenta per l’intero sistema sanitario regionale. 

Cgil, Cisl e Uil chiedono al Sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, la convocazione urgente di un Consiglio Comunale straordinario alla presenza dell’Assessore Regionale alla Sanità e dei consiglieri regionali del territorio al fine di affrontare e trovare soluzioni alla “vertenza San Raffaele” e per la salvaguardia dell’occupazione.

Perdere ancora posti di lavoro e servizi sanitari importanti significa dare un colpo definitivo al tessuto economico e sociale di Sulmona e della Valle Peligna relegando il nostro territorio a fanalino di coda nel contesto regionale.

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