IL BUSINESS DEGLI INCENDI: BRUCIARE PER POI SOCCORRERE E RIMBOSCHIRE

Cosa c’è dietro il fuocoche sta divorando le nostre terre? All’origine di quasi tutti gli incendi che stanno distruggendo l’Abruzzo potrebbe esserci l’industria del fuoco? Cioè quell’insieme di interessi che trasforma la devastazione dell’ambiente in un business? Senza dubbio un bell’ affare per chi sfrutta il pozzo senza fondo dell’ industria del soccorso e del rimboschimento, in buona parte affidata a privati. Così, dietro il rebus delle cause degli ultimi fuochi, almeno un fatto è certo: Se si brucia, si deve spegnere e poi rimboschire ,ma è evidente che dietro tutta questa macchina girano un sacco di soldi. Partiamo dall’emergenza. Per ogni ora se gira un canadair e un elicottero ci sono circa 50-60 mila euro di interventi. Un intervento può durare fino a 10 ore e può ripetersi per più giorni consecutivi. Basta fare qualche operazione di moltiplicazione per scoprire e capire quali e quanti interessi si mettono in moto con un incendio. Poi c’è la fase successiva all’emergenza, spesso culminante in un classico e tradizionale rimboschimento. E la regione Abruzzo in tal senso pare già abbia fatto prima mossa con invito mandato dal Presidente Luciano D’Alfonso a partecipare a riunione fissata per il 13 settembre e avente ad oggetto proprio eventuali ipotesi di rimboschimento per zone colpite dal fuoco. I conti, anche in questo caso, sono impressionanti. Per ogni ettaro si può arrivare a spendere fino a 70.000 €. Nella nostra regione, in questi 10 giorni, sono spariti fino a 6.000 ettari di vegetazione. Anche qui, un semplice calcolo può illuminarci il pensiero.

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