IL CAMMINO DEI BRIGANTI DIVENTA SEMPRE PIÙ INCLUSIVO, CONCLUSA L’ESPERIENZA DI UN GRUPPO DI IPOVEDENTI

Il Cammino dei briganti diventa sempre più inclusivo. Si è da poco conclusa l’esperienza di un nutrito gruppo che ha avuto a disposizione sette giorni per percorrere oltre 100 chilometri e vincere una sfida con se stessi. La squadra formata da quattro persone cieche, quattro ipovedenti, di cui uno anche ipoudente, e il resto vedenti, ha percorso il Cammino dei briganti con grande forza di volontà ed entusiasmo. L’iniziativa è stata promossa dai NoisyVision Onlus in collaborazione con la Compagnia dei cammini dopo delle esperienze già fatte insieme in Salento. Luca Gianotti, ideatore del Cammino dei briganti e fondatore della Compagnia dei cammini si è messo alla guida del gruppo insieme a Dario Sorgato, fondatore di NoisyVision Onlus.

La squadra di camminatori è partita da Sante Marie ed ha attraversato tutto il percorso facendo varie tappe e apprezzando gli odori e i profumi della natura in questo particolare periodo dell’anno. È stata un’esperienza che ha donato molto non soltanto ai camminatori e agli accompagnatori ma a tutti quelli che, in qualche modo, hanno voluto entrare in contatto con il gruppo, o festeggiarlo all’arrivo nelle varie tappe e incoraggiarlo nei momenti più difficili.

Durante il percorso infatti ci sono stati momenti di pioggia alternati a giornate di sole, pause relax e attimi di difficoltà. E poi grandi feste come quella a Nesce, dove il paese è salito in montagna per riservare un’accoglienza gioiosa ai camminatori, a Santa Maria in Valle Porclaneta dove è stato organizzato un concerto di musica classica con la violoncellista turca Derya Davulcu, a Magliano dei Marsi dove hanno avuto la possibilità di visitare il museo dell’uomo e della natura della Riserva statale orientata Monte Velino e a Scanzano e Sante Marie dove sono stati accolti con brindisi e musica dal vivo.

Soddisfatti Gianotti e Sorgato che archiviata questa esperienza positiva si sono messi già al lavoro per un cammino tra le grandi dune del Marocco, che ha già registrato il tutto esaurito.

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