IL CINEMA ITALIANO IN LUTTO, E’ MORTO CARLO VANZINA

Insieme al fratello sceneggiatore Enrico, Carlo Vanzina, regista, sceneggiatore e produttore ha raccontato le vacanze degli italiani, la vita degli italiani e con essa le commedie di successo. È morto questa mattina a Roma il regista Carlo Vanzina, aveva 67 anni. A dare la notizia  la moglie Lisa. “Nella sua amata Roma, dov’era nato, ancora troppo giovane e nel pieno della maturità intellettuale, dopo una lotta lucida e coraggiosa contro la malattia – si legge nella nota della famiglia – ci ha lasciati il grande regista Carlo Vanzina amato da milioni di spettatori ai quali, con i suoi film, ha regalato allegria, umorismo e uno sguardo affettuoso per capire il nostro Paese”. E pensare che Carlo Vanzina non voleva fare il regista, il suo sogno era fare il critico cinematografico.Figlio del grande Steno (nome d’arte per Stefano Vanzina) e di Maria Teresa Nati, nato il 13 marzo 1951, ha avuto come maestro il grande Mario Monicelli. “Mio padre mi portò da Monicelli che era un suo grande amico e col quale aveva lavorato tanto – proseguiva Vanzina – all’inizio mi trattò malissimo, non voleva certo che mi sentissi privilegiato in quanto figlio di”. Sul set di film come Brancaleone alle crociateRomanzo popolare Carlo Vanzina apprese molti dei trucchi del mestiere “Monicelli era un burbero, un finto cattivo. Mi ha trattato in maniera infernale, ho pianto tanto ma nonostante questo ho serrato i denti e sono andato avanti finché mi ha fatto suo primo aiuto”. Carlo ha imparato molto da Monicelli, soprattutto nella direzione degli attori, lezioni che ha messo in pratica quando ha debuttato come regista nel 1976 con Luna di miele in tre con Renato Pozzetto e Stefania Casini, scritto dal fratello Enrico, come sempre sarà con la sessantina di film che hanno realizzato insieme.

Dopo un apprendistato con Monicelli, con il padre Steno e con Sordi, ha formato con il fratello Enrico un’affiatatissima coppia di cineasti di grande versatilità ed efficienza produttiva.

Dopo il suo debutto dietro la macchina da presa nel 1976 con Luna di miele in tre, ha realizzato in 40 anni circa 60 film. I suoi primi successi sono giunti con la scoperta di Diego Abatantuono (Eccezzziunale… veramente e Viuuulentemente mia, entrambi del 1982), seguiti subito dopo dal lancio di uno spensierato sottogenere vacanziero-nostalgico con Sapore di mare (1983).

Sempre in tema di rispolveri di modelli, ha poi rivitalizzato abilmente il film a episodi con comici di provenienza televisiva con Vacanze di Natale (1983) e Yuppies – I giovani di successo (1986), una formula che è stata la migliore garanzia della sua fortuna cinematografica anche in seguito, con Sognando la California (1992), S.P.Q.R. – 2000 e ½ anni fa(1994) e A spasso nel tempo (1996), cui è seguito A spasso nel tempo – L’avventura continua (1997).

Meno incisivo quando ha provato a rivisitare altri generi come il noir (Sotto il vestito niente1985), l’avventura in costume (La partita1988), il poliziesco (Tre colonne in cronaca1990) e la commedia meno farsesca (Io no spik inglish1995). Nel 2001 sono usciti E adesso sesso e South Kensington, l’anno successivo è stata la volta di Febbre da cavallo – La mandrakata, atteso seguito del film quasi omonimo (Febbre da cavallo) diretto nel 1976 dal padre. Nel 2003 è uscito Il pranzo della domenica e nel 2004 In questo mondo di ladri. Nel 2005 ha diretto Il ritorno del Monnezza, un omaggio ai film polizieschi interpretati da Tomas Milian; nel 2006 sono usciti Eccezzziunale veramente – Capitolo secondo… me e Olé; nel 2007 2061 – Un anno eccezionale. Dal 2005 al 2008 dirige Un ciclone in famiglia, serie televisiva con Massimo Boldi. Nell’estate del 2008 esce il film Un’estate al mare, che descrive sette storie divertenti ambientate nei luoghi celebri dell’estate all’italiana. Il suo ultimo film è Caccia al tesoro (2017).

 

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