Il lending crowdfunding per rialzarsi dalla crisi economica

Sono tempi duri per chi vuole investire ed è stanco di dover avere anche fare con le classiche metodologie di investimento che non garantiscono stabilità, come nel caso del mercato azionario, o che non soddisfano il risparmiatore sotto il profilo della redditività,  come i depositi bancari o i titoli di stato. Un problema che non riguarda unicamente l’investitore, ma anche il soggetto che è alla ricerca di finanziamenti per poter portare avanti i propri progetti o la propria attività imprenditoriale a fronte di condizioni sempre più stringenti per poter avere accesso al credito.

Una delle soluzioni più efficaci a questo problema è sicuramente il crowdfunding, che negli ultimi anni ha visto trend di crescita mai raggiunti prima e che, a differenza del classico rapporto creditore-debitore, si basa sulla creazione di un legame vero tra le due parti in causa, avvicinandole e facendole sentire parte integrante nella realizzazione di un progetto. In particolare, con il lending crowdfunding, a differenza dell’equity nel quale si entra in quota nella società che è alla ricerca di capitali, il risparmiatore presta del denaro per realizzare un progetto, avendo come ritorno il capitale investito e una percentuale di interesse stabilita a priori in tempi brevi.

Dal punto di vista dell’investimento, infatti,  iscrivendosi alle piattaforme di lending crowdfunding si possono finanziare progetti presenti in ogni settore,  potendo contare su un livello di trasparenza che, come dicevamo, è la natura stessa del crowdfunding a garantire, grazie a una comunicazione puntale e esaustiva circa il progetto che si vuole finanziare, lo stato di avanzamento lavori e la sua definitiva realizzazione. Il risparmiatore può in ogni momento visitare la piattaforma di lending crowdfunding e ottenere in brevissimo tempo tutte le informazioni di cui necessita, in molti casi direttamente da colui che ha promosso il progetto o, più di frequente, dallo staff che si occupa della gestione della raccolta.

Dal punto di vista dell’imprenditore, la cui serietà e affidabilità è certificata da un’approfondita analisi svolta dai responsabili della piattaforma, il lending crowdfunding rappresenta una via d’uscita agevole e performante per smarcarsi da quel circolo vizioso fatto di intoppi burocratici, tempi dilatati e requisiti stringenti (anche a fronte di conclamate garanzie) e poter realizzare il proprio progetto attraverso capitali diffusi.

La centralità della Green Economy nelle politiche nazionali e globali ha dato poi nuovo impulso al settore del crowdfunding, creando nuove opportunità per il risparmiatore che, oltre agli aspetti meramente economici, che sono senza dubbio fondamentali, è interessato anche a fare la sua parte per rendere il Pianeta un luogo più vivibile, abbracciando questa visione orientata alla sostenibilità anche per quel che riguarda il mondo della finanza.

 I progetti sostenibili, che riguardano principalmente la diffusione delle energie rinnovabili e la riqualificazione immobiliare (sfruttando anche il sistema del Superbonus 110%), presentano un profilo di rischio basso, in quanto decorellati dall’andamento dei mercati finanziari, e un alto grado di resilienza alle crisi economiche, come abbiamo avuto modo di vedere durante questo anno e mezzo di emergenza sanitaria da Covid19. A fronte di ciò, offrono opportunità con percentuali di interessi maggiori rispetto agli investimenti in metodologie che presentano una rischiosità simile.

Come dicevamo in precedenza, chi sceglie di aderire alle piattaforme di lending crowdfunding per investire in progetti sostenibili, diventa partecipe di un nuovo modo di intendere la finanza, caratterizzato dalla coesistenza armoniosa tra capitale e ambiente, con l’obiettivo finale di sviluppare, implementare e realizzare qualcosa di veramente tangibile per la salvaguardia del Pianeta e il benessere delle persone che lo vivono.

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