IL MOVIMENTO 5 STELLE SULLA STRADA DEL PARTITO

Da quando è stato reso pubblico il nuovo Atto costitutivo firmato nel dicembre del 2017, nel quale Luigi Di Maio e Davide Casaleggio sono riconosciuti come i nuovi soci fondatori, il Movimento 5 Stelle sembra prendere la strada di ‘partito’ e non più di ‘movimento’, quasi ad emanciparsi e cambiare pelle.

Dopo essersi imposto come precursore della legalità e in rottura con gli schieramenti di destra e sinistra, pioniere nelle nuove forme di democrazia diretta attraverso la rete e promotore dei valori di eguaglianza, lavoro, ambiente, sembra decisamente avviarsi verso la chiusura della condivisione.

Oggi, il Movimento è in totale rinnovamento. Doppia sede a Roma, Di Maio e Casaleggio i fondatori.
L’Atto costitutivo assegna a Di Maio anche il ruolo di tesoriere e gli conferisce espresso mandato affinché il capo politico “possa modificare e/o integrare il presente atto e relativi allegati, senza alternarne il significato sostanziale“. Previsti anche il Comitato di garanzia e il Collegio dei probiviri.

Pertanto una nuova struttura oligarchica che trasformerà completamente il movimento e lo accompagnerà ad una ristrutturazione totale interna che assumerà sempre di più le sembianze di un partito politico.

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