IL RIFUGIO SILONE. UN POSTO PER SENTIRSI DAVVERO A CASA

RIFUGIO SILONE

A Pescina, sotto lo sguardo attento della Bella Addormentata, poco più su della tomba dello scrittore Ignazio Silone, immerso in un’oasi di colori che spaziano dal verde brillante al giallo e all’arancio, a seconda delle stagioni, sorge il Rifugio Silone.

Questa nuova realtà ha preso vita grazie al lavoro instancabile dei ragazzi dell’Associazione Culturale “Il Laboratorio” che, da più di 14 anni, lavora sul territorio pescinese cercando di coniugare le bellezze culturali, naturalistiche e paesaggistiche del posto al Turismo e al mondo dell’Arte in genere, creando spazi di aggregazione per i giovani che troppo spesso si sentono poco rappresentati in piccole realtà come Pescina, in cui non trovano contesti adatti ad esprimersi appieno e dai quali son costretti ad andare via.

Come la mitologica fenice,  i ragazzi de “Il Laboratorio”, grazie al sostegno dell’amministrazione comunale, hanno fatto risorgere dalle ceneri la struttura che ora ospita il Rifugio, struttura che si è lasciata alle spalle il passato di vecchio locale adibito a tiro a volo per diventare centro polivalente, crocevia di turismo itinerante e luogo di aggregazione per amanti di Sport come corsa, motocross, ciclismo.

Quest’area, che si sposa perfettamente con il Sentiero Silone, sentiero naturalistico/culturale realizzato con il CAI Pescina, mette a disposizione, oltre ad un angolo ristoro, ampi spazi per pic-nic e campeggiare immersi nella natura e pregustando prodotti sani, genuini e a km zero, lontani dallo stress, tra profumi e sapori ormai persi nel tempo.

Chissà Silone cosa avrebbe pensato di tutto ciò? Il suo volto, ritratto a caratteri monumentali su una delle pareti del rifugio, sembra voler scrutare tutto attorno a sé, con quell’aria e quel cigno forse un po’ inconsueti per lo scrittore. Lui è lì,  che ammira albe  e tramonti perdersi dietro la Bella Addormentata

Silone diceva che “il solo impegno degno di rispetto è quello che risponde ad una vocazione personale“.

E allora avrebbe senz’altro apprezzato questi giovani che, mossi dalla passione e dalla forza di volontà, lottano ogni giorno per far sì che piccole realtà come Pescina non cadano nel dimenticatoio e tornino alla luce e, soprattutto, affinché i giovani di tali realtà, nati nell’era in cui tutto viene vissuto attraverso uno schermo – passioni comprese –  abbiano ancora un posto dove vivere e sentirsi davvero a casa.

Serena Circenzi

                                                                                                                                                         

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