Interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico e messa in sicurezza dell’abitato di Carsoli – intervista all’ex Sindaco di Carsoli Domenico D’Antonio

 
 
Buongiorno sig. D’Antonio, lei è stato Sindaco di Carsoli, e quando era il primo cittadino tra la
popolazione girava la notizia di un progetto sontuoso nei pressi dell’imbocco per la frazione di Tufo.
Si parlava di una diga, ma non per creare un lago artificiale, giusto?
 
Ci tengo, innanzitutto, a precisare che le risposte che darò sono estrapolate dagli atti amministrativi, dai progetti e
dalle dichiarazioni del RUP.
Per rispondere alla sua domanda, l’opera certamente è molto importante. L’importo complessivo per il progetto
generale di sistemazione dell’intero nodo idraulico di Carsoli ammonta a circa 13.000.000€.
La disponibilità finanziaria attuale era pari a 5.000.000€ con la quale si sta provvedendo alla realizzazione di opere
relative al primo stralcio funzionale del progetto che è stato concepito per ottenere da subito il massimo beneficio.
Il progetto, oltre alla sistemazione di sponde fluviali di difesa, di sistemazione idraulica e di bonifica, prevede la
realizzazione di una cassa di espansione lungo il torrente Vallemura, avente volume di invaso di 370.000 mc..
Da ciò si deduce che non ci sarà alcuna diga né alcun lago artificiale ma semplicemente la possibilità, qualora si
presentasse una situazione emergenziale, di bloccare o limitare il flusso del torrente per convogliare l’acqua
nell’invaso per poi rilasciarla successivamente.
Qualora si riuscisse ad ottenere la copertura finanziaria per il completamento delle opere, dovrebbero essere
realizzati ulteriori interventi quali l’adeguamento del ponte alla confluenza Turano-Vallemura e la sistemazione
urbanistica della zona, la realizzazione di una cassa di espansione in derivazione lungo il fiume Turano, a monte
della zona industriale avente volume di invaso di 250.000 mc.
 
Che impatto ha sul territorio e sopratutto sulla natura?
 
L’opera, per quanto importante, è stata concepita per creare il minimo impatto ambientale e per rispettare la
conformazione del territorio.
Altro elemento che è stato valutato, al fine di minimizzarlo, è il disagio per coloro che hanno subito espropriazioni
per pubblica utilità cercando di ridurre per quanto possibile le limitazioni al pieno godimento dei loro fondi agricoli.
 
Chi ha finanziato questo progetto, e perchè?
 
L’opera è conseguente ad un Accordo di Programma sottoscritto in data 16 settembre 2010 tra il Ministero
dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e la Regione Abruzzo, nel quale, tra i diversi interventi, è
ricompresa la realizzazione di una vasca di espansione sul Torrente Valle Mura e difese spondali nel territorio del
Comune di Carsoli, per l’importo di 5.000.000€. Il perché del finanziamento è dato dai benefici che ne
deriveranno.
Il Comune di Carsoli ha svolto e svolge le funzioni di Ente attuatore.
 
Che benefici avrà Carsoli con questa messa in opera?
 
La delibera avente ad oggetto “Interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico e messa in sicurezza
dell’abitato di Carsoli” indica già chiaramente il beneficio maggiore dell’opera per gli abitanti di Carsoli. Tale
beneficio si traduce in termini di massima riduzione del rischio idrogeologico sia per la salvaguardia di vite umane
sia per la salvaguardia dei beni esistenti.
​Altro beneficio concernerà la parziale o totale eliminazione dei vincoli di inedificabilità esistenti all’interno
dell’abitato di Carsoli dovuti alla presenza di fasce di tutela idraulica imposte dal vigente Piano stralcio di Assetto
Idrogeologico dell’Autorità di bacino del Fiume Tevere.
 
In origine il progetto era incongruente con l’ambiente circostante, che variazioni sono state fatte?
 
Più che incongruente prevedeva delle opere che abbiamo ritenuto superflue e che meno si armonizzavano con
l’ambiente; per questo abbiamo richiesto alcune modifiche ed integrazioni che sono state apportate e, quindi, in
data 28.08.2013 con delibera prot. N. 7785 abbiamo provveduto a trasmettere la versione aggiornata del progetto
preliminare dei lavori che hanno comportato sia un risparmio economico sia una minore incidenza nell’ambiente
circostante. Come si può verificare l’opera non prevede quasi opere in muratura che avrebbero modificato l’attuale
assetto del territorio.
 
In che sussiste il funzionamento della diga?
 
Effettivamente, come specificato sopra, non si tratta di una diga come viene, normalmente considerata e concepita
dai cittadini; si tratta, piuttosto di due invasi collegati tra loro che, in caso di necessità, costituirebbero delle vasche
di espansione per rallentare la forza dell’acqua e, di conseguenza, mitigare o, addirittura eliminare il rischio
idrogeologico.
 
Che tempi di realizzazione ?
 
I tempi hanno avuto un rallentamento per contestazioni relative all’esito della gara.
Adesso i lavori sono partiti e, salvo imprevisti, dovrebbero essere ultimati entro il 2018.
 
 
 
( a cura di Cicchetti Ivan)
 
 

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