ISOLA D’ISCHIA, QUEL CHE GLI ALTRI NON DICONO

Per motivi di lavoro questo weekend sono sbarcato sull’isola d’Ischia. Subito dopo il terremoto che ha colpito l’isola, in particolare Casamicciola, tutti i giornali scrivevano a caratteri cubitali scene disastrose, l’isola era in ginocchio, intere palazzi crollati, i turisti abbandonavano l’isola con un gran deficit per il turismo intero. Da buon giornalista ho voluto raccontare quello che i miei occhi hanno visto, e non il dramma, inventato, per stupire il lettore. Al porto d’Ischia insieme a me, sono arrivati un’ottantina di turisti, per la maggior parte stranieri, e tutto cio’ mi ha fatto vedere l’isola in modo diverso, e non quello letto o sentito. Girovagando paese per paese ho potuto constatare la tranquillità di un luogo di villeggiatura,i turisti erano in ogni luogo. Chiedo al taxi di portarmi nella zona rossa, nella parte centrale di Casamicciola. Arriviamo all’entrata della zona rossa, dove ad attenderci c’erano due pattuglie dell’esercito ed una della Polizia, e naturalmente non ci hanno fatto proseguire. Intorno due abitazioni lesionate, un muro crollato, un altro puntellato. Chiedo informazioni della situazione nella zona rossa,mi confermano che non si puo’ entrare per gli edifici lesionati e con rischio crollo, li purtroppo hanno perso la vita due persone. Il dramma per la perdita di vite umane è sempre un grande dolore, un cordoglio di grande riflessione, pero’ per esser oggettivi, il lettore, la gente, ha bisogno della realtà e non della finzione. Purtroppo  incuriosisce piu’ una notizia di cronaca che una notizia di cultura. Cerchiamo di cambiare. Un consiglio, visitate l’Isola, resterete incantati. Buon viaggio.

 

( a cura di Cicchetti Ivan)

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