Istituto Alberghiero ‘De Cecco’. Presentato il ‘Premio Borsellino’

“Saranno i giornalisti Paolo Borrometi e Sandro Ruotolo, e il Sottosegretario alla Giustizia Federica Chiavaroli i protagonisti domani, mercoledì 18 ottobre, della prima giornata della 22a edizione del Premio Nazionale ‘Paolo Borsellino’, dieci giorni intensi di incontri e momenti di confronto, molti dei quali saranno ospitati dall’Istituto Alberghiero Ipssar ‘De Cecco’ di Pescara, tra gli studenti e i protagonisti della lotta alla mafia, testimoni privilegiati dell’impegno quotidiano nel contrasto all’illegalità, alla criminalità e al compromesso. Per il nostro Istituto è un onore poter essere, anche quest’anno, partner nell’organizzazione di un evento glorioso per la Regione e per il Paese, evento che accompagneremo con i ‘Pranzi della Legalità’ in cui metteremo in luce tutti gli indirizzi di studio della scuola e in cui i nostri studenti avranno modo di dimostrare le proprie professionalità”. Lo ha detto la dirigente dell’Istituto Alberghiero Ipssar ‘De Cecco’ Alessandra Di Pietro nel corso della conferenza stampa odierna svoltasi in Comune con il Presidente della Fondazione ‘Borsellino’ Oscar Buonamano, il Presidente dell’Associazione Gabriella Sperandio e il sindaco di Pescara Marco Alessandrini.

“Parlare di legalità nelle scuole è fondamentale perché significa educare al rispetto delle regole, di se stessi, al merito, alla giustizia, all’integrità, al rispetto dell’altro, valori che sono essenziali nel processo formativo – ha detto la dirigente Di Pietro -. Occorre far capire ai ragazzi il senso di queste parole che devono diventare sostanza, e quindi è necessario che ne comprendano in modo profondo il significato. Il nostro dovere, come istituzione scolastica, è far crescere dei cittadini migliori, persone autenticamente integre, che non solo parlano di legalità, ma la vivono nelle azioni e nei comportamenti quotidiani. Vogliamo crescere persone che abbiano una forte determinazione a non accettare compromessi, che non vogliono assuefarsi al malaffare dilagante, quasi considerato come fosse ‘inevitabile’. E questa comprensione passa anche attraverso il valore della testimonianza di persone che hanno rappresentato con la loro vita comportamenti di assoluta integrità, ovvero sono modelli positivi, uomini che hanno improntato la propria vita di persone e di professionisti al rispetto della legge e al rifiuto di logiche mafiose. Per questa ragione è fondamentale far incontrare gli studenti con i testimoni di legalità che sono tanti ed è bene che i ragazzi colgano anche il senso del loro numero e delle loro azioni, affinchè essi stessi possano diventare ‘testimoni di legalità’, nel presente e nel futuro, esercitandola nel loro agire quotidiano. In tal senso il Premio Borsellino ha la capacità di presentare i tanti volti della lotta alla mafia e all’illegalità. Quest’anno i protagonisti degli incontri con gli studenti saranno i giornalisti, mentre lo scorso anno erano soprattutto i magistrati, proprio a testimoniare i tanti volti e i tanti ambiti sociali in cui la lotta viene quotidianamente portata avanti, uomini che ricorderanno ai ragazzi come sia importante assumere subito il senso di responsabilità nei propri comportamenti ogni giorno. Come Istituto Alberghiero – ha aggiunto la Dirigente Di Pietro – abbiamo avuto l’opportunità di organizzare alcuni aspetti del Premio che abbiamo portato avanti nel corso di tutto l’anno scolastico attraverso un Progetto di ‘Educazione alla Legalità’ approvato dal Miur come ‘Progetto di Alta Qualità Formativa’. E in tale ambito abbiamo inserito i ‘Pranzi della Legalità’, momenti in cui sono impegnati tutti i nostri indirizzi di studio, dai Laboratori Cucina alla Sala all’Accoglienza, in cui insegniamo ai nostri ragazzi che il ‘pranzo’ è un momento di gioia, ma anche un momento di condivisione sociale, di confronto specifico con gli organizzatori e i protagonisti del Premio. Peraltro i nostri ragazzi, futuri chef, ristoratori, responsabili di esercizi dedicati alla collettività, devono essere garanti della legalità in un settore, come quello della ristorazione, sempre più attaccato dalla criminalità organizzata. Il Pranzo del 28 ottobre lo organizzeremo nei locali della Sala consiliare della Provincia di Pescara”. Domani, mercoledì 18 ottobre, la prima giornata del Premio si svolgerà nella Sala dei Marmi o Sala Tinozzi della Provincia di Pescara, a partire dalle 11: ad aprire l’evento sarà la dirigente Di Pietro, seguita dal sottosegretario Chiavaroli, dal sindaco Alessandrini e dai giornalisti Paolo BorrometiSandro Ruotolo e dal Direttore del quotidiano Il Centro Primo Di Nicola.

Paolo Borrometi, giornalista dell’Agenzia Agi, fondatore della rivista on line ‘La Spia’, è stato costretto ad abbandonare la Sicilia per trasferirsi a Roma, dove vive sotto scorta in seguito alle aggressioni e alle minacce subite dopo aver raccontato con le sue inchieste le infiltrazioni di mafia nel ragusano, inchieste che hanno portato allo scioglimento di Comuni come Scicli.

Sandro Ruotolo, giornalista televisivo, colonna portante della trasmissione ‘Servizio Pubblico’ a fianco di Michele Santoro, minacciato di morte dalla criminalità organizzata, per le sue denunce e i suoi reportage sulla ‘terra dei fuochi’ e anche lui messo sotto scorta.

“Durante l’evento – ha aggiunto la Dirigente Di Pietro – verrà allestita una mostra del pittore Paolo Foglia, opere che l’artista sta dedicando al tema della legalità, e tra le tele troneggerà quella realizzata lo scorso anno e che raffigura l’immagine dei giudici Falcone e Borsellino”.

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