La fusione di 2 stelle di neutroni forma un buco nero. Importante scoperta degli scenziati di ICRAnet

IL PROFESSOR RUFFINI PRESENTA IN UNA SERIE DI INCONTRI IN MESSICO, A WASHINGTON DC E IN BRASILE, UN’IMPORTANTE SCOPERTA DEGLI SCIENZIATI DI ICRANET

La fusione di due stelle di neutroni che porta alla formazione di un buco nero è l’oggetto di una pubblicazione fatta da scienziati dell’ICRANet che è apparsa oggi (https://arxiv.org/abs/1607.02400v2) e che verrà pubblicata sulla prestigiosa rivista “Astrophysical Journal”. Questo risultato fornisce la prima evidenza del preciso istante di formazione di un buco nero prodotto dalla fusione di due stelle di neutroni.

Il Prof. Remo Ruffini, Direttore di ICRANet (http://www.icranet.org/), ha presentato un importante risultato scientifico presso il prestigioso Collegio Nazionale dell’Accademia Messicana delle Scienze e delle Arti di Città del Messico, aprendo la serie di appuntamenti previsti per la VI edizione del Meeting internazionale Leopoldo Garcia – Colin. La prima edizione del Leopoldo Garcia – Colin, del settembre 2001, fu promossa da un gruppo di professori della Universidad Autónoma Metropolitana (http://www.uam.mx/), Campus di Iztapalapa, con lo scopo di creare un forum di discussione nel campo della Fisica e aree correlate (scienze gravitazionali, cosmologia, statistica e fisica biologica). A questo si aggiunse l’obiettivo di creare nuove possibilità per giovani ricercatori messicani e studenti promettenti in termini di attività di ricerca. Questo sesto Meeting, che si terrà dal 5 al 9 settembre, si compone ogni giorno di una lezione magistrale e tre simposi paralleli che riguarderanno: a. L’avvicinamento all’orizzonte di un buco nero; b. Le frontiere della meccanica quantistica; c. Esperimenti di fisica applicata.

Nel suo intervento di apertura il Professor Ruffini ha illustrato i risultati della recente ricerca di ICRANet su  “Supernovae, Hypernovae e Binary Driven Hypernovae” e ha spiegato il concetto di collasso gravitazionale di una stella di neutroni compagna indotto dall’esplosione di una supernova (vedi Fig. 1 e Fig. 2), nonché il processo di fusione di due stelle di neutroni in un sistema binario che è l’oggetto della pubblicazione su Astrophysical Journal annunciata oggi (https://arxiv.org/abs/1607.02400v2 e Fig. 3): uno dei sistemi più distanti e complessi del nostro universo (http://www.icranet.org/ruffini-mexico).

Il meeting prevede, nei prossimi giorni, la partecipazione messicana dell’Horizon Telescope e dell’Osservatorio HAWC ( http://www.hawc-observatory.org/), in seguito si muoverà sul tema delle Onde Gravitazionali e dell’Event Horizon Telescope (http://www.eventhorizontelescope.org/). L’argomento Buchi Neri e Lenti Gravitazionali, come quello dei Buchi Neri “supermassivi” e Sagittarius A, saranno affrontati da Scott M. Ransom del National Radio Astronomy Observatory negli Stati Uniti (NRAO, vedi https://www.nrao.edu/). Seguiranno altri dibattiti su: frontiere della meccanica quantistica, esperimenti di fisica dei materiali e fisica applicata, ingegneria tissutale, materiali soffici, polimerizzazione del plasma, materia oscura, oggetti compatti relativistici, con un totale di 80 contributi divisi in 3 seminari paralleli.

Il Professor Ruffini ha inoltre affrontato con i colleghi Messicani e l’Ambasciatore italiano, Alessandro Busacca, la selezione di una sede per l’entrata del Messico tra gli Stati Membri di ICRANet e la partecipazione degli studenti Messicani all’IRAP-PhD coordinato dall’ICRANet (http://www.icranet.org/irap-phd).

 

 

Il 12 settembre il Professor Ruffini presenterà questi nuovi risultati scientifici dell’ICRANet nel prestigioso Cosmos Club a Washington DC (https://www.cosmosclub.org/) durante l’incontro mensile del gruppo di lavoro degli astrofisici. Il 13 settembre avrà un colloquio a Rio de Janeiro presso il CBPF (http://www.cbpf.br/), dove si trova la sede ICRANet in Brasile che ne è Stato Membro.

 

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