LA LEGGENDA DI JACK O’LANTERN

Ciao, sono Jack o’Lantern.
Sono nato in Irlanda molto prima di Cristoforo Colombo, quando l’America ancora non era stata ancora scoperta.

Narra un’antica leggenda che per ritrovare la strada di casa in una sera in cui imperversava una terribile burrasca ed avevo bevuto troppo, catturai il diavolo infuocato e lo rinchiusi dentro una zucca vuota.
Da allora sono diventato il simbolo delle anime errabonde, la cui ricorrenza fu fissata al 31 ottobre.
I celtici chiamarono la chiamarono Samhain per ricordare la vigilia della notte degli spiriti sacri, ovvero dei defunti. Gli scozzesi, a loro volta, la appellarono con il nome di All Hallow’s Eve, la cui contrazione del termine è proprio Halloween. Pensate un po’!

L’usanza si diffuse rapidamente in tutta Europa, e arrivò persino in Italia. In Abruzzo, ad esempio, in tempi molto lontani, si festeggiava la sera del ritorno. Quando faceva buio, si apparecchiava la tavola come se dovessero arrivare ospiti. Si riempivano i bicchieri di vino, si tagliava il pane. Per indicare la via di casa ai defunti, si accendevano candele dentro zucche vuote (o anche rape) e si posizionavano sui davanzali delle finestre. I defunti, per ringraziare della cena, avrebbero lasciato dei dolci ai bambini dentro le calze appese al camino. (Vi ricorda qualcosa?)

Quando i nord europei emigrarono negli Stati Uniti mi portarono con loro ed io, ahimè, persi le mie origini, tanto che a casa si dimenticarono della mia storia.

Per cui, vi prego, non mi confondete con gli americani, altrimenti libero il diavolo che è in me!

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