LA PIZZONTA ABRUZZESE

La pizzonta: storia e ricetta dello street food di tradizione abruzzese

La Pizzonta o meglio scritta come “Pizz’ onta” altro non è che una “pizza unta”, cioè un impasto di pane (o pizza) unta di olio, e quindi fritta.

Come moltissime ricette della nostra tradizione popolare, la ricetta della Pizzonta è una ricetta di famiglia, antica, popolare, contadina,  e non ha un vero e proprio disciplinare di preparazione, ma la troverete in ogni sagra d’ Abruzzo servita sia in versione salata (con il sale sopra) che in versione dolce (con lo zucchero).

Un cibo povero che ha una storia antica e che ritrova tutte le caratteristiche della cucina dei nostri nonni: una cucina del riciclo, dove niente veniva buttato e tutto poteva essere usato in cucina; la pizzonta infatti veniva spesso preparata in concomitanza con la preparazione delle pizze e degli impasti lievitati. Una parte di quell’ impasto veniva spezzato in palline, allargate a mano e poi fritte in grandi calderoni. Nelle sagre paesane infatti troverete delle signore che, armate di cuffietta per i capelli, schiumarola gigante -quelle con il manico lunghissimo che permette di non scottarsi- ( le signore di una volta ne sapevano di cucina! friggono in continuazione in calderoni giganti!

La pizzonta doveva sfamare un viaggiatore e un lavoratore e quindi non si pensava a versioni gourmet o mini, ma doveva essere grande e accompagnata sempre da salumi, formaggi locali e dallo street food abruzzese per eccellenza: gli arrosticini!

Non esiste sagra abruzzese senza arrosticini e pizzonta!

Di ricette di pizzonte ne troverete tantissime versioni in rete: c’è chi usa mettere le patate lesse, chi aggiunge del latte, chi frigge nell’olio , chi nello strutto, insomma è una ricetta che non ha ricetta Tornando però alla mia ricetta, dicevo che la pizzonta di base altro non è che una pizza fritta. Oggi per lo più si usa friggere l’impasto della pizzonta nell’olio di semi (molto più pratico, facilmente reperibile e con proprietà specifiche per la frittura), originalmente però la pizzonta veniva fritta nello strutto di maiale, o meglio nella “sugna”. Cucinare una pizzonta con lo strutto le dona un profumo intenso e una morbidezza unica, però non è facilmente reperibile e ultimanente anche nelle sagre di paese le pizzonte vengono fritte in olio di semi e così ho fatto io.

La ricetta che leggerete dopo è una ricetta per due persone, preparata con un impasto di pasta lievitata( molto semplice) e servita  in due modi: nella versione originale(solo con il sale sopra) oppure in una versione gourmet, con una crema di pecorino. 

Croccante impasto lievitato fritto nell’olio e servito con salumi e formaggi.Ingredienti

  • 300 g di farina 00
  • 150-180 g di acqua ( a temperatura ambiente)
  • 5 g di lievito di birra
  • 3,5 g di sale fino
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva CLASSICO SAGRA
  • per la frittura:
  • olio di semi di arachide SAGRA
  • sale fino

Preparazione

  1. Preparazione delle pizzonte:
  2. Impastate tutti gli ingredienti in una grande ciotola oppure in planetaria. Aggiungete l’acqua gradatamente perchè a seconda del tipo di farina potrebbe ci sarà un assorbimento diverso ( io alla fine ne ho usate 160 g)
  3. Mettete a lievitare in una ciotola coperta con pellicola fino al raddoppio ( deve formare delle belle bolle).
  4. Riprendete l’impasto e spezettatelo in panetti di circa 50-60 g l’uno per fare le pizzonte classiche oppure più piccoli ( 25g) se volete farle più piccine.
  5. Mettete nuovamente a lievitare per un’altra mezz’ora.
  6. Riscaldate l’olio di semi in una larga pentola per frittura ( leggere note sucessive sulla corretta frittura).
  7. Con le mani allargate le palline di impasto su un piano di lavoro infarinato, e stendetele con le mani ( potete usare anche il matterello).
  8. Friggete pochi pezzi per volta facendo dorate le pizzonte su entrambi i lati.
  9. Scolate su carta assorbente oppure carta apposita per fritti.
  10. Servite calde con aggiunta di sale spolverato sopra ( o zucchero nella versione dolce)

Preparazione delle pizzonte

La preparazione delle pizzonte è uguale a quella di un qualsiasi impasto di pizza o pane. Potete scegliere di sciogliere il lievito di birra in poca acqua ( non deve essere tiepida, ma a tempartura ambiente o piuttoso fredda) e poi aggiungerlo agli algri ingredienti, oppure sbriciolare il lievito di birra direttamente nella ciotola.
Se usate il lievito di birra fresco ricordate di non mettere mai a contatto il lievito con il sale perchè non giova alla lievitazione, quindi il sale aggiungetelo dopo aver fatto andare un po’ la planetaria oppure mischiatelo con la farina iniziale.

Porzionatura e frittura delle pizzonte

In questo passaggio, come ho scritto nella ricetta potete scegliere di fare delle pizzonte grandi oppure più piccole da mangiare in un boccone. Vi dico anche che più la pasta è stesa in maniera sottile e più la pizza fritta sarà croccante e piena di bolle. Dipende un po’ da come preferite mangiarla, io la preferisco piuttosto spessa e morbida 

Con la dose sopra descritta io ho preparato 3 pizzonte grandi 6 pizzonte piccole. Una volta fritte tutte le pizzonte fatele asciugare bene su carta assorbente e poi portatele in tavola cosparse di sale e accompagnate con una birra bella fredda e salumi e formaggi abruzzesi. Pecorino stagionato o semistagionato e poi il salame schiacciato tipico aquilano ( un salume morbido e profumatissimo!). Ed ora, dopo la versione classica delle pizzonte vi lascio anche la mia versione gourmet. Ho fatto delle pizzonte più piccole, e dopo averle fritte le ho servite con una crema di pecorino e del pecorino grattugiato sopra. Una bontà!

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